SCHERMI D'AMORE

Festival del cinema sentimentale e melò

Verona: amori d'altri tempi…
amori sofferti… amori in (con)corso!


Verona, mercoledì 25 aprile.
Continua a Verona la corsa al premio SCHERMI D'AMORE, continua, e possiamo ben dirlo, con due opere che le lacrime e la commozione sembrano proprio volerle suscitare a tutti i costi.


COUNTRY, film irlandese di Kevin Liddy (sceneggiatore di HORSE nel 1993 e di A SOLDIER'S SONG nel 1997) narra la storia imprevedibile del neovedovo Frank Murphy e dei suoi due figli che, condotta fino a quel momento un'esistenza monotona e grigia, vengono letteralmente illuminati dalla visita della cognata Miriam (una bellissima Lisa Harrow), punto di riferimento materno per il dodicenne Jack e motivo di conforto per il sospettato Frank. Un alone di mistero aleggia per tutto il film a lungo incentrato sulla negata storia d'amore tra Con, il maggiore dei fratelli, e Sarah, ragazza indigena, che dovrà rinunciare a questo sentimento per i soliti antagonismi tra famiglie. Troppe carrellate per un film godibile, ma non indimenticabile.

LISA, dal romanzo "Theatre dans la nuit" è un'opera made in France dichiaratamente commovente. Un melodramma pieno, completo, totale, in cui non mancano l'indagine, il flash back, la scoperta… Molto "letteraria" la trovata del giovane regista che proprio attraverso la sua passione per la settima arte riscopre le proprie radici, ripercorre il segreto della sua storia, il dramma della storia dell'attore Sylvain Marceau e l'ex malata Lisa, il valore e la crudeltà della storia stessa… Suscita dolore e pietà la condizione di Lisa e delle altre abitanti del sanatorio, provoca rabbia e indignazione l'ingiusta persecuzione dell'attore ebreo, genera simpatia e "partecipazione" la coraggiosa scelta di Lisa e del direttore del sanatorio di nascondere i perseguitati.

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