SCHERMI D'AMORE
Festival del cinema sentimentale e melò
Momenti e impressioni
Venerdì 20 aprile.
Ore 14.00
Piovosa e malinconica, grigia e sognante, la Verona di SCHERMI D'AMORE,
festival del cinema sentimentale e mèlo giunto già alla sua quinta edizione
e sempre più affermato e ben organizzato grazie al lavoro di collaborazione
tra il comune di Verona, l'Assessorato alla cultura, il Ministero per
la cultura e le Attività Culturali Dipartimento dello spettacolo e la
Scuola nazionale di Cinema, ci accoglie calorosamente all'interno della
bella sala rossa del cinema Filarmonico "tutto rimesso a nuovo" a sentire
i commenti dei veronesi desiderosi di assistere alla proiezione del primo
grande capolavoro della sezione "Il melodramma hollywoodiano" (il commovente
AMANTI SENZA DOMANI che Tay Garnett girò nel lontano 1932). Musica di
sottofondo, prova audio e luce, tappeti e tende rosse… Giovani zelanti
e sorridenti mi porgono le cuffie per la traduzione simultanea che, superate
alcune difficoltà iniziali, si rivela essere un'ottima trovata per la
fruizione dei film in versione originale.
In sala in realtà non siamo moltissimi, ma col senno di poi posso testimoniare
che il pubblico non si farà attendere per la cerimonia di inaugurazione
(stessa sala, ore 21.00) e il piacevole e prestigioso intervento di Liv
Ullmann, interprete prediletta del grande Ingmar Bergman e sua degna erede.
A testimoniare la continuità di idee e poetica tra i due ecco L'INFEDELE,
ultima fatica già presentato dalla stessa regista a Roma presso il cinema
"Quattro fontane" e proposto oggi al pubblico veronese dopo che la simpaticissima
e spontanea signora norvegese - e non svedese come credono erroneamente
in molti - ha ricevuto dalle mani di Ettore Riello, presidente della Riello
SpA la preziosa ROSA PER LA CARRIERA come singolare riconoscimento del
suo valore artistico.
- "Oggi ho visitato la vostra spendida città, la città di Romeo e Giulietta
e… mi sono innamorata. Mi sono innamorata dell'Arena, delle strade,della
gente…" - esordisce l'ospite d'onore della serata (l'altra star presente
in sala è Florinda Bolkan che, vantando già una ricca filmografia e una
serie di esperienze che spaziano dal cinema al teatro alla Tv, approda
questa volta alla regia con EU NAO CONHECIA TURURU -NON CONOSCO TURURU
- imperdibile appuntamento per sabato 21 all'interno della sezione PANORAMA).
-"L'amore per me è fondamentale. Non si può vivere senza amore e il mio
film parla proprio di questo. Ma non ho voluto descrivere una felice relazione
sentimentale; ho osservato cosa accade quando le cose vanno male… quando
l'amore fa male… quando è per sua stessa essenza un male. Il ritmo è lento
e protagoniste assolute sono le parole. Come in un film di Hitchocock
è necessario seguire lentamente e attentamente il filo della vicenda e
della narrazione (e quanti erano preseti alla rassegna stampa tenuta a
Roma il 19 queste dichiarazioni già le conoscono, così come sanno della
passione della Ullmann per il maestro del brivido), così anche il mio
film si evolve sempre più velocemente verso la catastrofe; verso un finale
tanto amaro da spezzare il cuore!" -
Un messaggio tutto negativo, quindi, quello lanciatoci dalla bionda e
affascinante autrice? Certamente no! - "Il mio consiglio, ed è solo un
suggerimento, è: non comportiamoci come i protagonisti del mio film quando
arriva l'amore o la nostra esistenza sarà infelice per sempre…"-
Il festival è ufficialmente decollato (la competizione per l'assegnazione
del Premio Schermi d'amore da parte di un'illustre giuria tra cui spiccano
le personalità del critico Andrè Ceuterick, del regista e scrittore Robin
Hardy, dell'attore Christoper Lee… solo per citarne alcuni, prenderà però
il via solo lunedì) e qui a Verona si respira la strana atmosfera da inizio
in sordina - finale grandioso tipica dei festival che, etichettati ingiustamente
come minori, riservano spesso, per la freschezza delle nuove proposte
e il sempre vivo interesse per le retrospettive, graditissime e neanche
tanto inattese sorprese.
verona
home
|