PENSIERI
PER UN NUOVO MILLENNIO (CINEMATOGRAFICO?)
E' significativo che
in questo anno in cui il computer HAL dell'odissea Kubrickiana muore
tra lamenti e filastrocche, le macchine siano venute in aiuto di
un cinema d'élite, un cinema fatto da pochi per molti o da pochi
per pochi. Il cinema che fu più volte definito spettacolo per la
massa si appresta ad essere spettacolo della massa. Questo fa per
certi versi rabbrividire ma è l'inevitabile conclusione di un processo
mondiale di democratizzazione.
Tutti coloro i quali sentono di avere qualcosa da dire tramite l'audiovisivo,
d'ora in poi potranno girarlo, montarlo e renderlo visibile a milioni
di persone tramite il web con minime spese. La possibilità di creare
immagini e suoni è oggi alla portata di tutti. Il capitalismo ha
creato la massa e questa lentamente (come nella storia delle mentalità)
sta prendendo coscienza come un enorme calcolatore che vuole riappropriarsi
della propria vita.
Speriamo dunque che il 2001 sia l'anno della presa di coscienza
da parte dei giovani filmakers che il futuro del cinema (e non solo)
dipende da quello che racconteranno e da come lo metteranno in scena.
SINTETIZZANDOCI
Passato, presente, futuro
trovano nel numero 2001 il loro terreno fertile. C'è il passato
millennio che è finito col 2000, il presente nella transizione dell'inizio
1 ed il futuro sottinteso nella continuazione alla quale non ci
si può sottrarre.
HAL ha preso e perso il suo potere in questo anno che vede le nuove
immagini digitali sostituire la sessantottina pellicola di Kubrick.
Come nel film del maestro, il futuro è nelle capacità dell'uomo
di rigenerarsi e purificarsi.
O continuare cercando o morire nella terribile consapevolezza di
essere niente.
AUGURANDOCI
E' impossibile pensare,
anche in minima parte un solo fotogramma della nuova produzione
del 2001. Solo un enorme massa nera (forse un monolito?) ci si para
davanti e ci sbarra il passaggio.
No alla ripetizione, no ai remake, questo ci sentiamo di dire. Raccontate
tutto quello che volete ma sempre tenendo conto della responsabilità
della quale ci si fa carico in questi casi.
Che il 2001 sia l'inizio e non la fine.
|