La gioventù studentesca nipponica non ha più valori, l'entropia domina
in una scuola di assenteismo e violenza. Il governo, esasperato da una
situazione sociale divenuta incontrollabile, decide di emanare il "B.R.ACT"
(Battle royale act), secondo il quale ogni anno verrà sorteggiata, in
tutta la nazione, una classe di studenti di scuola superiore i quali,
con l'inganno, saranno condotti su un'isola deserta e, sotto il controllo
del loro professore e di un intero esercito, dovranno uccidersi vicendevolmente
finché non rimanga un solo superstite.
Ad un'analisi superficiale il film potrebbe apparire solo come un susseguirsi
di gratuite ed efferate violenze, ma in realtà si dimostra una critica
attenta ed estremamente ironica al sistema educativo giapponese e alle
sue folli regole. La violenza e la brutalità che permeano il film vengono
smorzate dalla sapiente capacità satirica del regista, in grado di suscitare
risate mettendo in scena una crudeltà che diviene ironica in quanto assurda.
Gli studenti, portati sull'isola con un sotterfugio, all'inizio stentano
a credere alla realtà che gli viene imposta, poi l'istinto di conservazione
prenderà il sopravvento innestando in loro il macabro piacere di vivere
uccidendo quelli che ormai sono solo nemici e non più compagni.
La figura del professore - controllore, interpretata magistralmente da
T. Kitano, rappresenta il deus ex machina dell'intera vicenda. Sarà lui
a decidere sulla vita e la morte dei protagonisti di questo giuoco di
sangue. |