VENEZIA2000

l cinema italiano è davvero in crisi?

Dall'osservatorio privilegiato del Festival di Venezia la videoinchiesta di Gabriele Francioni e Andrea De Candido.

Una stagione, quella trascorsa, che ha visto ancora una volta il crollo del cinema italiano, inteso come sistema e al di là dei casi singoli. Aprono i multisala, ma cala il pubblico dei film nostrani; nessuno replica i trionfi de La vita è bella, mentre il fenomeno "digitale" di Blair Witch Project incassa quanto i blockbuster. Un anno in cui, però, sono stati prodotti 95 lungometraggi italiani, di cui solo 15 hanno superato il miliardo d'incasso e ben 46 non hanno raggiunto i 100 milioni. La Mostra del Cinema di Venezia, che si propone quale vetrina del cinema contemporaneo, già l'anno passato aveva messo in evidenza una situazione piuttosto critica (vedi Nuovo cinema purgatorio, Ciak, ottobre '99) ), ma, al di là delle dichiarazioni d'intenti, spesso gli addetti ai lavori non assumono posizioni propositive e i registi, più di altri operatori, evitano il confronto con il pubblico. Date tutte queste le premesse, ciò che maggiormente colpisce dell'edizione 2000 è proprio la massiccia presenza del cinema italiano (10 lungometraggi, di cui ben 4 in concorso ). Viene quindi da chiedersi se vi siano le premesse per una stagione di rinascita, o se si tratti, magari, di una risposta indiretta al Festival di Cannes, che aveva escluso quasi del tutto la nostra cinematografia o, ancora, di un atteggiamento protezionistico. Ma quanto un eventuale successo alla Mostra farebbe crescere le quote distributive del prodotto italiano? Potrebbe accadere, semmai, in presenza di forti componenti innovative nei film della selezione, la quale appare, invece, ripiegarsi su generi tradizionali quali la commedia all'italiana e il filone storico-politico, nonché non guardare ad un più vasto orizzonte produttivo (talenti emersi da festival minori, autori capaci di uno "scarto" rispetto al passato). Abbiamo chiesto ai ragazzi presenti in questi giorni al Lido il loro punto di vista sulla situazione generale, le pellicole selezionate, le prospettive future. Questo, nella speranza che il confronto possa espandersi oltre ben oltre i confini dell'occasione veneziana.

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