FFF - domenica 21
Cavandoli, Ford Murphy, Coven
e MY NEIGHBORS THE YAMADAS


Osvaldo Cavandoli e LA LINEA


servizio di
Paolo ALEM

Terzo giorno. Riesco incredibilmente a svegliarmi in tempo per la prima proiezione: MY NEIGHBORS THE YAMADAS film d'animazione giapponese realizzato del celebre studio Ghibli. Come fan di questo studio e del regista del lungometraggio, Isao Takahata, aspettavo questo momento da alcuni giorni. Mi rilasso e prendo posto nel cinema, quando all'improvviso vengo chiamato dalla sala stampa. John Coven realizzatore dello storyboard per il film X-MEN e' finalmente disponibile per le interviste. Mi allontano un po' a malincuore e raggiungo Coven, con la consapevolezza che in ogni caso la sera Yamada sarebbe stato replicato. Durante l'incontro arrivo a maturare la convinzione che tra gli americani coinvolti nella realizzazione di film e animazione che ho avuto occasione di conoscere, Conven e' forse il più simpatico. Oltretutto la sua discreta conoscenza dell'Italiano, mi ha permesso di parlare un misto di inglese-italiano facilitandomi il compito di intervistarlo.

storyboard X-MEN

Terminata quella che potrei definire come un amichevole chiacchierata (che leggerete prossimamente) con John Coven e tornato al cinema, mi trovo di fronte a due scelte. O la conferenza di Cavandoli (autore de LA LINEA), Ford Murphy (della Pixar) e Bill Tomlinson (ricercatore del M.I.T) o la proiezione dello storico film di Osamu Tezuka (massimo esponente del fumetto e dell'animazione giapponese): L'UCCELLO DI FUOCO 2772. Avendo già avuto modo di apprezzare il film di Tezuka anni fa, opto per la serie di conferenze.


osvaldo cavandoli e giulietta fara


Cavandoli, famosissimo animatore italiano (forse il piu' celebre insieme a Bozzetto) e realizzatore de LA LINEA, quel buffo omino costituito da un'unica e continua linea bianca che reclamizzava la Lagostina, si lancia in una serie di esilarante battute, ripercorrendo contemporaneamente la sua storia e la storia dell'animazione in Italia nel primo dopoguerra.

pasta combattenti

Conquista immediatamente il pubblico che con un certo disappunto lo saluta per lasciare spazio a Ford Murphy che descrive brevemente il metodo di lavoro alla Pixar e a Tomlinson che studia al M.I.T la possibilita' di creare dei personaggi (basati su una pseudo intelligenza artificiale) che possano essere veramente reattivi alle azioni e sopratutto alle emozioni che manifestano le persone (da utilizzare per animazione, giochi e molte altre applicazioni).

la pornolinea

Finito questo interessante round di conferenze mi permetto di guardare per alcuni minuti LILLY E IL VAGABONDO 2. Lo trovo realizzato abbastanza bene. Un animazione fluida, dei colori vivaci e delle musiche discrete. Peccato che storia, per quel poco che ho visto, mi sia parsa piuttosto banale, tanto da farmi optare per un buon pranzo, visto che nella fretta avevo dovuto saltare la colazione.
Terminato il pranzo giunge il momento di fare un altra intervista. Stavolta il malcapitato, destinato a cadere sotto i colpi del mio Inglese e' Stefen Fangmeier, con il quale approfondisco i limiti e gli sviluppi degli effetti speciali che l'Industrial Light & Magic produce. Dopodiché mi rilasso alla conferenza di Coven sullo storyboard degli x-men e sull'importanza che esso riveste nella pianificazione delle scene di un film, che viene comunicata grazie al parallelo tra gli schizzi realizzati da Coven e le scene del film proiettate a seguire come confronto.


monster inc.


Subito dopo assisto alla proiezione di FOR THE BIRDS un cortometraggio in computer grafics della Pixar, che potrei riassumere come: "breve storia di pennuti e cavi dell'alta tensione". Lo splendido corto scatena una crisi di risa tra il pubblico che finisce col richiede insistentemente un bis. Dopo essermelo guardato una seconda volta di gusto, giunge il momento del making of del filmato. Si scopre allora come vengono realizzati i modelli 3D dei personaggi, quanto tempo viene impiegato a farlo, quali sono le varie fasi della lavorazione di un film di quel tipo: storyboard, layout, animation, rendering e light. Fasi che assomigliano per molti versi a quelle di un tradizionale prodotto di animazione. L'unica pecca e' stata l'eccessiva durata del making of, durante il quale ho sorpreso e mi sono sorpreso a sonnecchiare. Chicca finale, il trailer del nuovo film della Pixar: MONSTER INC. (che uscirà nel 2002). La storia di una società di mostri che vive in un sottosuolo collegato con le stanze di tutti i bambini del mondo. Missione di questi mostri, trafugare le grida dei bambini per utilizzarle come fonte di energia.

pasta combattenti

Si sono fatte intanto le 20.30. Valuto la possibilità di cenare e saltare l'evento successivo, ma quanto scopro che c'e di nuovo Cavandoli decido di rimanere in sala. Dopo una breve presentazione, ecco sfilare sullo schermo una vecchia selezione di Caroselli realizzati con pupazzi animati completamente in passo uno. Straordinario rendersi conto di quanto interessanti e ben fatti erano queste vecchie pubblicità (molto prima che la Aarmand facesse la sua comparsa) e scoprire che venivano fatte interamente da Cavandoli, sua sorella e una terza persona in maniera assolutamente artigianale. Incantano anche alcuni bellissimi inediti della linea (quella realizzata per l'anniversario della morte di Mozart e la pornolinea) seppure rimane il disappunto per l'ingiustificata assenza di questo storico personaggio dai teleschermi Italiani.


my neighbors the yamadas


Finalmente arriva il momento che avevo tanto atteso. La proiezione di MY NEIGHBORS THE YAMADAS. Il film e' realizzato con una strana tecnica ad acquerello tramite l'utilizzo del computer. Il disegno e' a tratti volutamente sfumato, incompleto e i colori leggere tempere. Tutti elementi terribilmente difficili da realizzare e animare, ma che lo studio Ghibli riesce ad portare sullo schermo magistralmente. Tratto da una serie di strisce umoristiche la storia narra della famiglia Yamada e delle sue piccole e banali avventure quotidiane. Racconti a volte teneri, più spesso divertenti, ma che non mancano mai di conquistare il pubblico. Straordinaria poi una particolare tecnica utilizzata nel film e in maniera ancor più impressionante nel corto precedente (THE GHIBLIES) in cui immagini in acquerello vengono realizzate in 3D riuscendo pur tuttavia ad apparire bidimensionali. Con le risate del pubblico che riecheggiano nelle orecchie mi dirigo verso casa schivando l'evento speciale, la proiezione del PIANETA PROIBITO classico di fantascienza che conosco praticamente a memoria.
Per una volta che arrivo a casa ad un orario decente e che ho la possibilità di dormire, meglio sognare di una buffa famiglia che di selvaggi mostri del subcosciente.


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