recensione di
ELENA SAN PIETRO
JSA è ambientato al confine fra la
Corea del Nord e la Corea del Sud: una zona dove basta qualsiasi
pretesto per far esplodere le tensioni. La regia è sicuramente un
po' ingenua, ma il film racconta una storia toccante ed originale,
un manifesto contro l'assurdità della guerra civile.
Quattro soldati delle due fazioni condividono lo stesso compito
snervante: sorvegliare il confine; ben presto i ragazzi diventano
amici a dispetto dell'odio reciproco che impone la loro carica militare.
Senza le divise i soldati sono un gruppo di amici che ama ridere
e gozzovigliare, hanno in comune le stessa paura di morire, il senso
di solitudine, l'orgoglio nel mostrare la foto della fidanzata lontana.
Quella che era un'amicizia sincera, nata per gioco, trasgredendo
le regole come un gruppo di studenti che salta la scuola, si risolve
in tragedia secondo la logica militare.
voto:
26/30
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