Pratibha Parmar nasce a Nairobi da una famiglia indiana, successivamente
trasferitasi a Londra; ha studiato in Inghilterra, dove ha lavorato nei
servizi sociali ed è stata editor nella casa editrice femminista Sheba
Press, ha fatto volontariato in India accanto a Madre Teresa. Pratibha
ha cominciato ad occuparsi di cinema verso la fine degli anni O80 guadagnando
numerosi riconoscimenti in tutto il mondo. Le sue origini multietniche
le hanno permesso di guardare il mondo con un occhio particolare: quello
di una donna, di colore, che vive in una grande città come Londra, ma
che conosce anche realtà differenti come l'India o l¹Africa. La giovane
cineasta produce soprattutto documentari che sondano i problemi delle
minoranze sia razziali che sessuali: dall'infibulazione in Africa (WARRIOR
MARKS), alla condizione degli afroamericani (A PLACE OF RAGE) sino al
femminismo delle nuove correnti musicali (THE RIGHTEOUS BABIES). Pratibha
ha girato anche alcuni cortometraggi che esemplificano, attraverso la
finzione, le tematiche scottanti di cui si occupa nei documentari.
A PLACE OF RAGE E' forse uno dei documentari più profondi ed impegnativi di Pratibha
perché ha a che fare con delle donne-simbolo, di grande spessore umano
ed intelletuale, artiste ed attiviste a favore dei diritti civili come
Angela Davis, June Jordan e Alice Walker. Il documentario raccoglie soprattutto
le loro testimonianze a distanza di tempo per capire che cosa è cambiato
e cosa rimane da combattere dietro le pieghe di una società crudele ed
ipocrita.
Ovvero Jodie nell¹immaginario della società lesbica americana. Il documentario,
girato in uno stile vivace che ricorda i video-clip musicali anche per
la bellissima colonna sonora, è la voce di centinaia di donne americane
che vedono nell¹attrice dichiaratamente lesbica un simbolo della loro
libertà di essere e di amare. A parlare sono sopprattutto attrici comiche
e tecnici cinematografici che, oltre ad avere una passione personale per
Jodie (come dargli torto?!), vivono la realtà hollywoodiana dall¹interno,
nei suoi aspetti pratici e spesso discriminanti. Allo stesso tempo la
familiarità con il mondo dello spettacolo porta molte di loro ad un approccio
spontaneo e sincero con il pubblico, contribuendo a creare un¹atmosfera
generale di spensieratezza ed ironia. Lo straordinario percorso artistico
di Jodie viene ricostruito attraverso l¹immaginario delle sue fan più
sfegatate: da quando era l¹impertinente maschiaccio della Walt Disney,
attraverso la svolta di TAXI DRIVER, fino alle ultime pellicole, dove
la Foster è una donna forte e sensuale. Trovo molto interessante delineare
la figura di una celebrità attraverso gli occhi di chi ha contribuito
a costruirne la fama: i fan, gli spettatori, dalla musica, al cinema,
persino in letteratura, sono parte integrante nella creazione di un personaggio.
Ma è ancora più interessante vedere il punto di vista della comunità lesbica:
le scene chiave di alcuni film vengono riproposte ed analizzate da una
prospettiva decisamente diversa. Ecco allora che la carezza tra la Foster
e Kelly McGillis in THE ACCUSED (Sotto Accusa) rappresenta un momento
di commozione e di riconoscimento di un¹omossessualità latente per tutto
il film, anche perché Jodie Foster ha avuto effettivamente una relazione
con l¹eroina di TOP GUN. Le immagini mostrano anche un film poco conosciuto
(chissà perché) in cui la Foster vive un¹esperienza omossessule con Natasha
Kinski. Ma Jodie, a livello più generale, è considerata un¹icona anche
per il movimento femminista: ne IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, ad esempio,
Clarisse è una straordinaria donna-poliziotto (una delle prime sullo schermo,
un personaggio realistico e non caricaturale) che con la sua determinazione
supera di gran lunga i colleghi uomini. Pe l'attrice non è stato facile
dover uscitre allo scoperto, in una Hollywood che ha le sue leggi anche
per quanto riguarda l¹immagine e la vita privata delle star; tuttavvia
la Foster ha raggunto una posizione tale da poter fronteggiare le discriminazioni
dello star-system: da una parte la fama mondiale ed il supporto dei suoi
fan (con tanto di un cliccatissimo sito internet) dall'altra una casa
di produzione tutta sua ed una barca di soldi.
WAVELENGTHS Nei cortometraggi Pratibha approfondisce i temi dei suoi documentari,
attraverso storie quotidiane e poetiche. In questo caso la protagonista
della personale affronta due aspetti della sessualità ancora in parte
sconosciuti e messi al bando dalla morale ufficiale: il sesso virtuale
e l¹omossessualità al femminile. Due aspetti in realtà sempre più diffusi,
che reclamano il rispetto ed il riconoscimento di una società non sempre
dissposta ad accettarli. Due aspetti molto attuali che lottano per venire
allo scoperto anche e soprattutto attraverso il cinema, basti pensare
a film come THOMAS EST AMOREUX
o a festival come il Cinema delle Donne. |