DEgENERE - il cinema come racconto
Rimini (6 - 10 dicembre 2000)

 

 

testi di
Gabriele FRANCIONI
e Andrea DE CANDIDO


gianfranco miro gori

Il cinema Fulgor è tornato agli antichi splendori felliniani durante i cinque giorni di DEgENERE, rassegna a cura di Fabrizio Grosoli, realizzata grazie sostegno della locale cineteca, diretta da Gianfranco Miro Gori.
Interessante innanzitutto la scelta di collocare la manifestazione in un periodo diverso rispetto ad analoghe rassegne della Riviera, quali il MYSTFEST di Cattolica o ANTEPRIMA di Bellaria, non ancora completamente risollevatesi dalla crisi successiva all'abbandono del progetto ADRIATICOCINEMA.

fabrizio grosoli

La risposta del pubblico è stata superiore alle aspettative, tanto che tutti gli spettacoli - eccezion fatta per alcune proiezioni dei corti italiani - hanno registrato un buon afflusso: in modo particolare sono stati apprezzati gli incontri con personalità provenienti da altre discipline (Umberto Curi, Isabella Santacroce, Giorgio Celli) nell'ambito della sezione Un film della mia vita e i dibattiti relativi a temi quali cinema e filosofia o cinema e letteratura, cui la platea ha partecipato in modo appassionato. Capita, infatti, molto di rado di assistere ad un competente scambio di opinioni come quello tra il filosofo Curi e gli spettatori, seguito alla proiezione di ADELE H. - UNA STORIA D'AMORE di Truffaut, a proposito di argomenti "alti" quali l'emancipazione femminile alla fine dell'800 in relazione alla scoperta del Nuovo Mondo.


adele h.


Grazie al festival, dunque, è stato possibile un confronto diretto con personaggi quali Daria Galateria o Edoardo Sanguineti: in virtù anche delle loro scelte è stato possibile rivedere in pellicola opere quali ORIZZONTI DI GLORIA di Kubrick, LA MARCHESA VON O. di Romher o UN CHIEN ANDALOU di Bunuel.


un chien andalou


DEgENERE è stata la dimostrazione di come un budget limitato possa essere tradotto in una notevole chiarezza e precisione d'intenti: quattro sezioni per affrontare diverse forme di interpretazione "deviante" dei canoni stilistici e contenutistici legati al concetto dei generi cinematografici.
Molto efficiente la macchina organizzativa e il supporto messo a disposizione dei giornalisti accreditati.




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