domenica 10 dicembre 2000


Ahimé! Finisce il festival e quest'ultima giornata non è che un indegno strascico. Tranne un doveroso omaggio a Robert Wise, l'autore di WEST SIDE STORY, con la proiezione di ODDS AGAINST TOMORROW e THE HAUNTING.
Alle 18 il pomeriggio si è concluso con il film coreano NOWHERE TO HIDE, in concorso nella sezione lungometraggi. Alle 22 è stata la volta di VERICAL LIMIT, per la regia di Martin Campbell. La pellicola, fuori concorso, racconta la storia di alcuni scalatori intrappolati nei ghiacci e di una missione che cercherà di salvarli.

vertical limit

VERTICAL LIMIT è un film pulito e ben fatto, nel suo genere, riesce perfettamente a trasmettere quel senso di vertigine ed angoscia che si prova nelle situazioni di pericolo in alta montagna. Tanto più se, usciti dal cinema, ci si ritrova il Monte Bianco a poca distanza. Tranne qualche esplosione di troppo, VERTICAL LIMIT vuol essere la conclusione barocca e pirotecnica di una settimana di cinema. L'ultima avventura di un festival noir che ha anche saputo dare esempi di sottile terrore, puramente psicologico, ma che purtroppo ha visto pochissimi registi presenti in sala alla premiazione.