recensione di
SARA FRONDA
Alla fine della
seconda Guerra mondiale, un giovane pilota americano è costretto
ad un atterraggio di fortuna in territorio cinese. Da qui l'inizio
delle vicissitudini per tornare in patria e la nascita di uno streto
legame con la popolazione autoctona. Un film epico-sentimentale
che testimonia di una collaborazione tra Shanghai e il nostro paese.
Lunghe carrellate e panoramiche a 360°, suggeriscono allo spettatore
la vastità dei luoghi presi in esame. Peccato che, a fronte del
fiume giallo e delle distese rocciose, protagonisti del racconto,
la storia risulti solo a tratti veramente coinvolgente. Un
lungo ricordo quello vissuto attraverso la parola dell'ormai anziano
pilota americano, che scorre tra le rive del fiume e la vastità
della muraglia cinese.
voto:
24/30
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