recensione di
ANDREA DE CANDIDO
Come A LINGERING
FACE, anche ALL THE WAY segna una via nuova (o forse una nuova visibilità
per una tendenza giò chiara in patria) per il cinema cinese:
influenze pulp, gangster movie e perfino grana grossa da camera
a mano. Tutti elementi che, in qualche modo, sono spia di una qualche
sorta di occidentalizzazione, sia essa dichiarata o subita. E' da
capire infatti fino a che punto ciò nasca dalla volontà
di vendere il proprio prodotto anche all'estero (un film
così, adeguatamente lanciato, da noi potrebbe anche funzionare)
o dall'urgenza di rinfrescare una facciata spesso - anche se a volte
ingiustamente - soggetta al più duro impato coi luoghi comuni
del tipo "film da festival". Non un'opera memorabile,
ma la struttura a metà tra road movie e action permette allo
spettatore di non pentirsi della propria scelta. Interessante la
prova di KAREN MOK, già vista a Udine lo scorso hanno, e
che qui conferma il suo telento.
voto:
26/30
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