TEATRO STABILE DEL VENETO

 

il soccombente

OVVERO IL MISTERO DI GLEN gLOUD

di Thomas Bernhard

con Roberto Herlitzka, Marina Sorrenti

regia Nadia Baldi
 

10-11/04/2013

 

 

 

 

di Elisa VALLE

scheda

Versione teatrale di uno dei capolavori della letteratura mondiale del Novecento, a cura di Ruggero Cappuccio per l'interpretazione di Roberto Herlitzka e Marina Sorrenti, "Il Soccombente" arriva per la prima volta in Italia facendo del palcoscenico del Teatro Goldoni suo trampolino di lancio.
Al centro della storia spicca il legame di due musicisti, l'Io narrante interpretato da Herlitzka e il compagno di studi Wertheimer, unione sorretta dalla comune ammirazione nei confronti della genialità del virtuoso di pianoforte Glenn Gloud, osannato e allo stesso tempo oggetto di critiche da parte del protagonista durante lo svolgimento dello spettacolo.
Istintivamente, il pubblico viene proiettato a ripercorrere i fatti salienti e più memorabili della vita del protagonista e di Wertheimer, che vedono la città di Mozart lo sfondo perfetto di tali vicende, luogo in cui gli amici hanno passato la loro giovinezza pregna di dibattiti accesi che vedono la musica, la filosofia e l'amore come temi dei loro pensieri più reconditi. La magistrale interpretazione di Roberto Herlitzka ci fa assistere ad un vero e proprio appuntamento psicoanalitico, caratterizzato da pensieri e ricordi che si concatenano uno dopo l'altro con un ritmo incessante, facendo dello spettacolo un vero e proprio monologo introspettivo del protagonista che espone le sue aspirazioni ai tempi della sua giovinezza, giovinezza fatta di rimpianti e di distacco dalle proprie radici famigliari, cosi opposte dalla realtà del mondo della musica, generatrici della scelta di intraprendere la carriera di pianista, quasi come reazione contraria all'autorità paterna.
Il fiume di idee e pensieri sconnessi trovano nell'amico un punto di congiunzione molto importante per il protagonista che ha saputo nutrire un'enorme dipendenza nei confronti di tale persona cosi straordinaria ed influente, pur essendo di indole tranquilla e condiscendente. La remissività offre all'autore l'ispirazione al titolo del romanzo. Wertheimer rappresenta infatti il soccombente di una vita dal promettente talento artistico alternata da una vita privata confusa nel quale si evince un controverso rapporto con i ruoli femminili. A descrivere tale aspetto entra in gioco l'interprete femminile Marina Sorrenti, un'indistinta figura dal ruolo di amante e sorella, interlocutrice degli avvenimenti della vita di entrambi gli uomini.
Infine, la conclusione di tale introspezione porta inevitabilmente a pensare alla tragica scomparsa di Wertheimer per suicidio. Il suo funerale rappresenta uno dei ricordi più vivi del protagonista, che espone con apparente disinvoltura la sua paura della morte, la sua vena depressa da uomo che ormai ha varcato la soglia dei cinquant'anni e si trova unico superstite alla vita tra i suoi amici, che hanno trovato conforto nella morte alle sofferenze dell'esistenza umana con i suoi innumerevoli rimpianti.

"Il Soccombente" rappresenta uno degli esempi più interessanti ed eccezionali di racconto che si presta all'esposizione del comportamento della psiche umana di fronte alla vita e alle memorie legate ad esse. Di certo si tratta di un'opera molto profonda che richiede una grande concentrazione da parte di chi si approccia ad essa. Da un punto di vista della trasposizione teatrale, risulta difficile ai comuni spettatori cogliere ogni sfaccettatura, la cui visione richiede una conoscenza almeno minima dell'opera e dei temi che la trattano. Nonostante la sua singolarità e il rischio che il messaggio del racconto possa non esser colto appieno nell'arco di tempo tipico di una rappresentazione teatrale, lo spettacolo è oggettivamente meritevole di attenzione. 24/30
Teatro Segreto IL SOCCOMBENTE di Thomas Bernhard, riduzione di Ruggero Cappuccio, musiche Paolo Vivaldi, costumi Salvatore Salzano, progetto scene Carlo Savi, luci Franco Polichetti, regia Nadia Baldi con Roberto Herlitzka, Marina Sorrenti

SITO UFFICIALE

 

il soccombente
con Roberto Herlitzka, Marina Sorrenti

regia Nadia Baldi