TEATRO VERDI DI PADOVA

 

ricorda con rabbia
di John Osborne
con Stefania Rocca, Daniele Russo
 

19-24/03/2013 @ 20:45

 

 

 

 

di Andrea TONIN

scheda

“Look back in anger” è stato scritto nel 1956, anni in cui i cambiamenti sociali e politici si facevano sentire nel teatro. Il testo di John Osborne è un ottimo esempio di come venisse percepito il peso notevole di un lascito dalle epoche passate, un peso non indifferente da sobbarcarsi e da mantenere con dignità.
Il protagonista Jimmy, interpretato da un energico Daniele Russo, è "l'uomo contro", arrabbiato con tutto, con la pioggia, con le campane, con la domeniche trascorse a leggere sempre le stesse riviste. La sua è una rabbia a tratti sorda e a tratti travolgente, innervata di un'irruenza che fa venire la pelle d'oca. La sua rabbia è il simbolo di un’epoca, così lontana per noi ma ancora così attuale; rappresenta il disprezzo per i benpensanti, per la noia e la mancanza di entusiasmo, per i finti moralismi. Sua moglie Alison (una Stefania Rocca pienamente in parte) è apparentemente succube, trascorre le sue giornate svolgendo i lavori di casa, lavando e stirando. Nonostante lo spazio sia grande, la sensazione di immobilità è così forte che la si può tagliare con il coltello, niente pare smuoversi in questo mondo. Anche le linee che compongono la scenografia non suggeriscono morbidezza, nessuna calda e confortante curva: ci troviamo in una sorta di lavanderia, un sottoscala pieno di lavatrici e frigoriferi, con un passaggio sul fondo che dà su un montacarichi con tanto segnaletica, un luogo precario e di passaggio in cui è difficile sentirsi a casa.
Sembrano di passaggio anche i personaggi di contorno: Cliff (Marco Mario De Notaris), il pensionante amico che cerca di accomodare le frequenti discussioni, e la tagliente Helena (Angela De Matteo), migliore amica di Alison e attrice in cerca di lavoro. Il primo si lascia scivolare addosso insulti e cattiverie di Jimmy, ma raramente reagisce; la sua presenza è di supporto, di ascolto, la sua è una vita in sordina come la sua uscita di scena. Helena invece prende di petto ogni avversità, ogni sopruso verbale e fisico, sostenendo la sua amica Alison contro suo marito. Ed è proprio Helena che le suggerisce di prendere una posizione e andarsene, finalmente, da quella casa e da quel marito così opprimente.
Un testo difficile che il regista Luciano Melchionna inscena con grande acutezza: i twist nella trama non mancano e l’utilizzo alternativo degli elettrodomestici che compongono la scena e delle musiche (a volte forse ingiustificato) travolge e stupisce, senza far pendere troppo l’ago della bilancia verso la componente verbale dello spettacolo.
Tetro Bellini Napoli "Ricorda con rabbia° di John Osborne, scene Francesco Ghisu, costumi Michela Marino, r egia Luciano Melchionna con Stefania Rocca, Daniele Russo, Angela De Matteo, Marco Mario De Notaris

SITO UFFICIALE

 

ricorda con rabbia

con Stefania Rocca e Daniele Russo

regia Luciano Melchionna