di Andrea Canella

Teenage Fanclub

Bologna, Il Covo, 20 ottobre 2005

Lungi dall'essere dei giovanotti i Teenage Fanclub sbarcano per la prima volta in Italia alla soglia di quasi 20 anni di carriera. Questa tournée li vede presentare un nuovo lavoro (l'ottavo contando la collaborazione con Jad Fair) titolato "Man-Made". Il Covo ospita la data bolognese dopo le precedenti due fissate a Torino e Roma e antecedente quella milanese al Rainbow. L'atmosfera è buona: in molti aspettavano con curiosità questo avvenimento/evento e ciò sarà dimostrato sia dal grande numero di persone che affollerà il locale, sia dalle continue richieste dei presenti di particolari canzoni durante tutto il concerto. Verso le ventitrè, senza nessun gruppo spalla, ecco salire sul palco Norman Blake, Raymond Mc Ginley, Gerard Love e soci per partire subito con "Starsign", brano tratto dal disco "Bandwagonesque" datato 1991. Le sonorità - nella dimensione live leggermente più grezze e meno ricercate rispetto alle prove in studio - sono un chiaro tributo a padrini del power pop ora riscoperti quali i Big Star o a gruppi sixties come Byrds o Beatles e questi suoni squillanti stile "jingle-jangle" impreziositi da armonie vocali melodiche e distorsioni strumentali mai troppo rumorose, risentono un poco alla lunga di una leggera sensazione di appiattimento compositivo. Sia chiaro, splendide canzoni i gallesi le sanno scrivere, ma alcune sentite stasera sono parse spesso l'una la la fotocopia dell'altra: ma per questo colpevolizzerei la resa sonora del locale e non il loro talento. Il Covo è quel che é, bello per l'atmosfera intima che può creare caratterizzata dalla piccola struttura del locale ma ostico per l'acustica. La scaletta presenta varie canzoni della loro ultima fatica discografica quali "It's All in My Mind", "Fallen Leaves", Slow Fade" e "Born Under A Good Sign" ma spulcia anche vecchi pezzi come quelli tratti dagli albums "Thirteen", "Grand Prix" e "Song's From Northern Britain". "I Need Direction" è l'unica song ripresa da "Howdy" del 2000 e l'unica mancanza saranno brani del loro esordio "A Catholic Education" dell'ormai lontano 1990. Si susseguiranno quindi canzoni quali "Verisimilitude", "Speed Of Light", "Your Love Is The Place Where I Come From", "Neil Jung" e "Only With You" e dopo un'oretta e mezza si concluderà la set list con "The Concept" tra mille applausi e molti bis richiesti ma non eseguiti. I tre sopraccitati artisti avranno riso e scherzato con le prime file per tutto lo show alternandosi alla voce solista nelle canzoni composte da ognuno di loro e personalmente le mie preferite sono state quelle interpretate da Gerard Love. Alla fine show bello, atteso e onesto ma a parer mio leggermente macchiato dalla resa sonora non proprio perfetta che però non ha potuto scalfire le magiche perle che i Nostri hanno proposto ripercorrendo praticamente tutta la loro lunga carriera musicale. Augurandogli altri album splendidi come l'ultimo "Man-Made" e un ritorno dalle nostre parti il prima possibile senza attendere altri lunghissimi anni, i Teenage Fanclub restano uno dei pochi gruppi squisitamente "pop" ancora freschi nonostante la lunga carriera e la stagnazione del genere stesso.
 

voto al COVO: 28/30

voto ai TEENAGE FANCLUB: 26/30

voto al pubblico: 26/30