Teenage
Fanclub
Bologna, Il Covo, 20 ottobre 2005
Lungi dall'essere dei giovanotti i Teenage Fanclub sbarcano per la prima
volta in Italia alla soglia di quasi 20 anni di carriera. Questa tournée li
vede presentare un nuovo lavoro (l'ottavo contando la collaborazione con Jad
Fair) titolato "Man-Made". Il Covo ospita la data bolognese dopo le
precedenti due fissate a Torino e Roma e antecedente quella milanese al
Rainbow. L'atmosfera è buona: in molti aspettavano con curiosità questo
avvenimento/evento e ciò sarà dimostrato sia dal grande numero di persone
che affollerà il locale, sia dalle continue richieste dei presenti di
particolari canzoni durante tutto il concerto. Verso le ventitrè, senza
nessun gruppo spalla, ecco salire sul palco Norman Blake, Raymond Mc Ginley,
Gerard Love e soci per partire subito con "Starsign", brano tratto dal disco
"Bandwagonesque" datato 1991. Le sonorità - nella dimensione live
leggermente più grezze e meno ricercate rispetto alle prove in studio - sono
un chiaro tributo a padrini del power pop ora riscoperti quali i Big Star o
a gruppi sixties come Byrds o Beatles e questi suoni squillanti stile "jingle-jangle"
impreziositi da armonie vocali melodiche e distorsioni strumentali mai
troppo rumorose, risentono un poco alla lunga di una leggera sensazione di
appiattimento compositivo. Sia chiaro, splendide canzoni i gallesi le sanno
scrivere, ma alcune sentite stasera sono parse spesso l'una la la fotocopia
dell'altra: ma per questo colpevolizzerei la resa sonora del locale e non il
loro talento. Il Covo è quel che é, bello per l'atmosfera intima che può
creare caratterizzata dalla piccola struttura del locale ma ostico per
l'acustica. La scaletta presenta varie canzoni della loro ultima fatica
discografica quali "It's All in My Mind", "Fallen Leaves", Slow Fade" e "Born
Under A Good Sign" ma spulcia anche vecchi pezzi come quelli tratti dagli
albums "Thirteen", "Grand Prix" e "Song's From Northern Britain". "I Need
Direction" è l'unica song ripresa da "Howdy" del 2000 e l'unica mancanza
saranno brani del loro esordio "A Catholic Education" dell'ormai lontano
1990. Si susseguiranno quindi canzoni quali "Verisimilitude", "Speed Of
Light", "Your Love Is The Place Where I Come From", "Neil Jung" e "Only With
You" e dopo un'oretta e mezza si concluderà la set list con "The Concept"
tra mille applausi e molti bis richiesti ma non eseguiti. I tre sopraccitati
artisti avranno riso e scherzato con le prime file per tutto lo show
alternandosi alla voce solista nelle canzoni composte da ognuno di loro e
personalmente le mie preferite sono state quelle interpretate da Gerard
Love. Alla fine show bello, atteso e onesto ma a parer mio leggermente
macchiato dalla resa sonora non proprio perfetta che però non ha potuto
scalfire le magiche perle che i Nostri hanno proposto ripercorrendo
praticamente tutta la loro lunga carriera musicale. Augurandogli altri album
splendidi come l'ultimo "Man-Made" e un ritorno dalle nostre parti il prima
possibile senza attendere altri lunghissimi anni, i Teenage Fanclub restano
uno dei pochi gruppi squisitamente "pop" ancora freschi nonostante la lunga
carriera e la stagnazione del genere stesso.
voto al COVO: 28/30
voto ai TEENAGE FANCLUB: 26/30
voto al pubblico: 26/30
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