CHRIS BROKAW
Forlì, Moquette, 12 Febbraio
2005
Piacevole appuntamento quello di questa sera al Moquette; il piccolo locale
di Forlì ospiterà Chris Brokaw ovvero l'ex batterista - solo per citare un
nome su tutti - dei seminali Codeine, gruppo che di fatto ha inventato lo
slowcore. Il Nostro, abbandonato il terzetto di Chicago, ha poi collaborato
in svariati progetti prestando recentemente la sua bravura dietro alle pelli
dei New Year dei fratelli Kadane o suonando la chitarra con la band di Evan
Dando. In tutto questo Chris si è anche ritagliato uno spazio per esprimere
sè stesso in veste di cantautore ed è in questo contesto che stasera lo
vedremo. In occasione dell'uscita del nuovo cd "Incredible Love",
l'americano sta effettuando un breve tour europeo in piccoli clubs
accompagnato solo dalla sua chitarra acustica lasciando a casa il bassista
Jeff Goddard (ex Karate) e il batterista Kevin Coultas (ex Rodan). La stanza
adibita per il concerto non è molto grande e in tutto si conteranno una
ventina di spettatori. Chris alle 23 in punto si siede davanti al microfono
e si presenta: ricorda di aver suonato quattro ore prima a Pesaro e che il
giorno dopo sarà a Roma e poi a Bologna. Parte il live set con il brano
strumentale "La Playa", seguiranno poi vari pezzi dell'ultima fatica
discografica quali "Blues For The Moon", Move", "X's For Eyes" e "Through
The Roof" alternati con altre composizioni strumentali tratte da "Red Cities"
o dalla colonna sonora "I Was Born, But..". Altre songs sono prese da "Wandering
As Water" lavoro acustico del 2003. Chris è un abile chitarrista, suona
esclusivamente nello stile fingerpicking e di conseguenza non alza
praticamente mai il "volume" della chitarra, si lascerà solo due volte
sedurre dal pedale distorsore e per pochi secondi. In un'oretta scarsa e con
una decina di pezzi molto ben eseguiti il suo concerto si conclude con una
cover di Frank Sinatra e con un arrivederci ad aprile con la sua rock band.
L'intimità del posto è stata
apprezzata sia dall'artista che dal pubblico, peccato non ci sia stato un
dialogo vero e proprio tra le due parti ma Chris sembrava anche un pò stanco
con conseguente fretta nell'eseguire il repertorio della scaletta. I brani
strumentali mi sono parsi meno coinvolgenti di quelli cantati ma, tutto
sommato, posso affermare di aver visto un bel concerto con la speranza di
rivedere Brokaw con la band in versione elettrica, a mio parere più
interessante.
voto al moquette: 28/30
voto A chris brokaw: 28/30
voto al
pubblico (pochi ma buoni): 28/30
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