roma fictionfest

Roma Capitale, 07 - 12 Luglio 2008

 

di Luisa SCARLATA

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Venerdì 11 luglio, al cinema Adriano, in occasione del Roma Fiction Fest 2008, abbiamo avuto il piacere di incontrare il cast del celebre C.S.I. New York. I protagonisti della serie culto, Carmine Giovinazzo, A.J Buckley e Eddie Cahill, hanno risposto con grande cortesia e molta ironia alle tante domande dei giornalisti presenti all´evento. Di seguito trovate un estratto dell´intervista alla stampa del cast di C.S.I. New York.
 


Cosa avete pensato quando vi hanno proposto una parte in C.S.I NY?
Abbiamo pensato "che bello avere un lavoro!". I paragoni con le altre due serie non hanno avuto un grande ruolo nei nostri pensieri. Ci siamo preoccupati piuttosto di pensare alle parti che ci avevano affidato.

Una domanda per Eddie Cahill. Tu hai cominciato con Friends: ti trovavi meglio in un ruolo più ironico o preferisci le parti più drammatiche come in questo caso?
Non ho una preferenza immediata. Certo è divertente fare la commedia: ai tempi di Friends era il mio primo lavoro, ero giovane, nervoso. Mi piacerebbe rifarlo adesso. A volte sì, mi manca un po´ di leggerezza di quel tipo ma devo dire che riusciamo a divertirci molto anche su set di C.S.I. Comunque sì, mi piacerebbe rifare ruoli comici: riportante in vita Friends!

 


C.S.I. e i suoi spin off hanno avuto un successo planetario. Secondo voi cosa è che fa così presa sul pubblico?
Lo show è diventato così popolare perché la materia che trattiamo non è molto conosciuta ma infarcita attraverso lo show di un po´ di glamour ha attirato invece molto l´attenzione. Nella prima stagione abbiamo avuto un incontro con un medico legale che ci ha detto che gli iscritti a medicina legale, dopo il successo dello show, sono passati da 12 a più di 13mila! Siamo affascinati anche noi stessi da questi argomenti. Quando leggiamo i copioni a volte diciamo increduli: "Ma si fa veramente così? è così che funziona?. è incredibile vedere come è andata avanti la tecnologia, le ricerche sul dna, risolvere un caso di 50 anni prima attraverso l´analisi di un capello: è davvero affascinante.

Vista la popolarità della serie, non avete paura che i vostri personaggi vi restino in qualche modo "appiccicati addosso"?
Attaccateceli pure addosso! No, non è proprio un problema. Non sappiamo cosa faremo in futuro ma il lavoro porta lavoro e non esistono lavori sbagliati. Certamente non questo. Essere ricordati in generale nella vita è una buona cosa, questo è il nostro lavoro, siamo attori e c´è la speranza che ciò che faremo in futuro non verrà visto attraverso quello che abbiamo fatto prima.
 


Qualche tempo fa è uscita una curiosa ricerca che ha messo in evidenza come C.S.I. abbia indirettamente dato una mano ai delinquenti che adesso sanno da cosa devono difendersi e quindi si attrezzano di conseguenza. Ne avete sentito parlare? E se sì, cosa ne pensate?
Certe ricerche sono davvero bizzarre. Non per difendere lo show ma realisticamente se un criminale ha bisogno di uno show per prendere spunto beh, allora deve proprio tornare alla scuola di ladri!

 

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Roma Capitale, 07 - 12 Luglio 2008