romaeuropa festival 2013

the art reacts.

Fondazione Europa 25/09-24/11 2013

 

OLIVIER MESSIAEN

SANTASANGRE

  di Agnese CARGINI

> scheda

Chi sono i Santasangre. Chi è Olivier Messiaen. I primi: un progetto ad ampio spettro che vive di videoarte, bodyart, suono e meccanica. Il secondo: un geniale ed originale compositore del Novecento, amatissimo in vita e morto solo un ventennio fa'.

In scena arriva Harawi prima di tre composizioni del secondo dopoguerra ispirate da Wagner, ma che ne eludono completamente la retorica romantica. Messiaen volle esibire l'amore come sentimento immortale, che sopravvive alla morte alla vecchiaia al tempo.

Il messaggio di Messiaen è dei più complessi e maledettamente veri.

La scena dei romani Santasangre appare divisa spazialmente da due tende velate che lasciano intravedere chi e cosa le vive. Allora, pianoforte e soprano onnipresenti in fondo al palco, come a sottolineare il protagonismo dell'opera di Messiaen mentre nelle altre due scene visive appaiono il paesaggio sonoro e l'uomo e la donna che rappresentano l'amore. La scelta dei due attori non giovanissimi, in abiti quotidiani, veri nella loro forma con i segni del tempo visibili sul loro corpo, è efficace. Appaiono subito dolci e meravigliosamente autentici. Ogni movimento è spogliato dalle contaminazioni esterne, il sentimento rimane puro e vergine; i due si seguono, si cercano, si trovano. Si aiutano di fronte alle incertezze e frenesie di un mondo esterno (la città viene proiettata dietro di loro) che li sovrasta fisicamente e quasi spiritualmente. La musica segue l'evolvere delle situazioni comunicando dolore, fiducia, amore e morte, condivisione.

Il compositore ha messo in pratica le scale musicali chiamate “modi a trasposizione limitata” che premettono di associare ad alcune particolari suoni altri sensi percettivi visivi. In particolare i colori. Quindi le sue composizioni potevano essere usufruite sia musicalmente che visivamente. Perfetto per il progetto dei Santasangre che ha potuto trovare un ottimo aggancio alla “visione” del compositore per creare questa varia scena musicale, teatrale, visiva e fisica.

La convinzione che gli uccelli fossero i più grandi musicisti della terra, lo ha portato a registrarne i canti durante tutti i suoi viaggi. Registrazioni poi confluite nella sua opera “Catalogue d’Oiseaux” - scritto tra il 1956 e il 1958.

Siamo all'inizio dello spettacolo. Si apre il sipario. Entrano in scena una figura maschile e una femminile, incappucciate, silenziose. Per e con loro parlano i movimenti. Dalla regia al cenno di un fischio, si sente un battito di ali. Sì, un vero, presente, fuori scena fruscio di ali. E' una poiana del deserto, velocemente raggiunge il braccio della figura femminile e lì si posa, quieta.

Uno splendido omaggio a Olivier Messiaen e uno stupore naturale per il pubblico presente.26/30

OPERA CONTEMPORANEA - 60’
Teatro Vascello, 21 novembre 2013 ore 20:30
Testo e Musica Oliveir Messiaen
Soprano Matelda Viola
Pianoforte Lucio Perotti
Ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi, Dario Salvagnini, Roberta Zanardo
Con Maria Teresa Bax, Marcello Sambati, Antonello Compagnoni, Monica Galli
Produzione Sagra Musicale Malatestiana e Santasangre
Con il contributo della Regione Lazio
Con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Snob production/MIT

SITO UFFICIALE

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