
Prima di parlare di un film come quello di Cuaron è necessaria una premessa
a proposito di quelli che crediamo essere o vorremmo fossero i cosiddetti
"film da festival". Cosa significa questa definizione? Sono i film impossiili
da reggere e deleteri anche per il fisico? Sono quelli che altrimenti
- per scarsa commercialità - non vedremmo mai? Oppure ancora si tratta
di titoli marginali prodotti solamente (o quasi) in ragione di vetrine
molto luminose come quella del Lido (dove è stato presentato in
anteprima)? Non lo sappiamo, ma il fatto che è - magari non senza ingenuità
- ogni anno ci attenderemo un livello medio alto e non pellicole come
Y TU MAMA TAMBIEN, che non è poi così disprezzabile, ma che nel mare di
celluloide dei giorni veneziani equivale a poco più di due ore perse.
Sì, il film è simpatico, a tratti divertente, gli attori non sono male
(insopportabile, invece, la voce fuori campo): il tutto per un romanzo
di formazione anche un po' banale (non fosse per le scene di sesso a tre)
e prevedibile. Per il resto: niente di che.
Voto: 25/30
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