vicky cristina barcellona

di Woody Allen

con Javier Bardem, Penelope Cruz
Altri interpreti: Rebecca Hall, Scarlett Johansson

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

di Virginia NEGRO

 

28/30

 

Nei film di Woody Allen accade sempre una grande magia, che per Truffaut era il sortilegio dell’autore: una stregoneria cinematografica che genera una relazione di intimità quasi amorosa tra regista e fedele spettatore. Per decenni Woody Allen ci ha abituati a osservarlo declinarsi in ogni suo aspetto, abbiamo imparato a riconoscere il suo humor, sappiamo che non è proprio un ebreo rigidamente credente, conosciamo molto bene la sua dipendenza e allo stesso tempo ostilità per la psicanalisi. Per anni Woody ha giganteggiato nelle sue opere ricoprendo il ruolo di attore protagonista, di regista demiurgo e di sceneggiatore brillante. Ovviamente i suoi film finivano per parlare di lui e delle sue ossessioni anche quando si nascondeva dietro ad attori-maschere come John Cusack o Kenneth Branagh.
Ma dov’è è finito l’ometto buffo con gli occhiali spessi e il nasone? Ci ha lasciati soli negandoci la sua immagine ormai mitica e ogni suo riflesso e ci ha accompagnato in una nuova direzione, stupendoci ma continuando allo stesso tempo nell’esplorazione dei grandi temi di sempre. La vita come tragedia o come commedia, l’amore come convenzione e sicurezza o come inesplorata e avventurosa terra straniera, la società come insieme di idiote regole e ipocrisie religiose o come brulicante di vita e di luci e di energia? E così pure i suoi personaggi continuano ad avere il marchio di fabbrica della scrittura alleniana. La donna folle non è più Judy Davis ma Penelope Cruz, la continua dicotomia che tormentava Mia Farrow si è trasformata in due ,tanto belle quanto diverse, giovani donne. Vicky infatti è il controllo celebrale mentre Cristina la sensualità più libera. La città pure continua ad essere una divinità immanente, Barcellona è come New York, solo un po’ più nuda e più sfrontata, diversa nelle forme e nei colori, ma pur sempre brulicante di energia, perennemente in movimento, metafora di un mondo che prescinde il singolo e colora la sua vita di una divertente inutilità.
Tutto il tragitto che Woody ci ha fatto fare in tutti questi anni è tracciato in vicky cristina barcellona, ma non c’è più quel buffo ometto a prenderci per mano, ora siamo degli spettatori veri, ora abbiamo imparato, è il momento per Woody di farci camminare da soli.
 

04:11:2008

vicky cristina barcellona
Regia Woody Allen

Spagna/Stati Uniti 2008, 96'
DUI: 17 ottobre 2008
Commedia