Il brillante attore Jack Wyatt (Ferrell) viene ingaggiato per interpretare
la parte di Darren nella nuova versione del famosissimo serial degli anni
sessanta Bewitched (in Italia Vita da strega, da non
confondere con Strega per amore). I problemi, per la produzione,
nascono con i provini per la parte di Samantha, la moglie di Darren dotata
di poteri magici; nessuna delle candidate, infatti, sembra avere la
personalità adatta. Sarà Jack stesso ad imbattersi casualmente nella ragazza
giusta: Isabel (Kidman), una vera strega che ha appena deciso di accantonare
le sue facoltà per condurre una vita normale.
Delirio vintage, mostro bicefalo partorito dalla duplice e
contraddittoria esigenza di rispolverare una mitica sit-com ante litteram
ed imbastire una tradizionale commedia romantica, il film della Ephron nasce
in salita andando ad impegolarsi in un complesso meccanismo di scatole
cinesi, costituite da due livelli di finzione (quello del film e quello del
telefilm nel film) che in parte coincidono (Isabel è veramente quella che
finge di essere!), in parte divergono. Un progetto inutilmente pretenzioso
che avrebbe necessitato della più geniale delle sceneggiature: ma i tempi di
HARRY, TI PRESENTO SALLY sono lontani, e la regista stavolta firma uno
script poco ispirato e quasi mai divertente che non riesce nell’impresa di
smussare i masochisti spigoli del plot. Se la Kidman, poi, se la cava
piuttosto bene in un ruolo che può attraversare senza scossoni entrambe le
dimensioni, Ferrell, nuovo Chevy Chase, non trova mai il tono giusto,
rimanendo incastrato per tutto il film nel personaggio del serial
televisivo.
L’ennesimo fallimento per il modaiolo recupero delle icone pop.
Confezionato, comunque, con una certa cura. Caine e MacLaine sprecati nei
ruoli del padre di Isabel e dell’attrice che interpreta la madre di
Samantha.
Voto: 20/30
21:09:2005 |