
Ispirato al personaggio dei fumetti
francesi ideato da Jean Graton e inedito in Italia. Michel Vaillant (Stevenin)
è, insieme al suo fedele compagno Steve Warson (Hills), l’eroe della 24 ore
di Le Mans; ma sarà difficile conquistare l’ennesima vittoria contro
l’agguerritissima Ruth Wong (Barbuscia), affascinante padrona della scuderia
avversaria decisa a vendicare la memoria del proprio padre, morto senza aver
mai sconfitto gli acerrimi rivali.
Regista pubblicitario dalla decennale esperienza al suo esordio in Italia,
Couvelaire gira un lunghissimo spot fastidiosamente glamour che ha
poco o niente a che vedere con il cinema, e si avvicina piuttosto (ma solo
nei suoi momenti migliori) all’estetica del videogioco supertecnologico. Le
pretestuose schermaglie da soap-opera delle due scuderie rivali smettono
presto di avvincere a causa di personaggi più bidimensionali di quelli di
carta da cui derivano, una sceneggiatura (scritta da Luc Besson con Gilles
Malençon) quanto meno poco ispirata, e una regia che si preoccupa
ossessivamente dei dettagli come fossero tanti prodotti da mettere in
vendita. E così l’adrenalina del titolo è affidata alle sequenze della
corsa, pure emozionanti se non assomigliassero a quelle disponibili in
qualsiasi simulatore di guida moderno. Il peggiore regista di
action-movie americano, comunque, avrebbe fatto sicuramente di meglio,
perché ai registi emergenti francesi specializzati in questo genere spesso
non manca solo il talento, ma anche la tradizione.
Un filmaccio che può trovare un suo pubblico in quei poveri (o fortunati)
ragazzini a cui Babbo Natale ancora non ha regalato una consolle o in chi
conosce a menadito le vignette del fascinoso pilota d’oltralpe. Da evitare
con particolare cura.
Voto: 17/30
11.06.2004
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