Operazione Valchiria, film
diretto da Bryan Singer e interpretato da Tom Cruise, è ispirato alla storia
vera del colonnello Von Stauffenberg che nel 1944 organizzò un attentato per
uccidere Adolf Hitler.
Preceduto da numerose polemiche per il solito coinvolgimento di Cruise a
Scientology e da svariati problemi di distribuzione, il film è poi
finalmente uscito nelle sale con discreto successo.
Ed ecco dunque la storia narrata dal film: appena tornato in Germania
gravemente ferito dalla campagna d’Africa, il colonnello Von Stauffenberg
organizza, insieme a dei complici dell’esercito, un attentato per uccidere
il leader del nazismo Adolf Hitler. “Dobbiamo dimostrare al mondo che non
eravamo tutti come lui” – dice il colonnello per motivare la sua
rischiosissima scelta. Divenuto il capo dell’operazione, il colonnello Von
Stauffenberg piazza dunque di persona un ordigno esplosivo durante una
riunione segreta alla quale presenzia il Fuhrer. Purtroppo però la carica
esplosiva non dà il risultato sperato: Hitler se la cava con poche ferite
mentre il colonnello e i suoi complici pagheranno con la vita la loro scelta
coraggiosa e ribelle.
Operazione Valchiria non può
certo definirsi come uno dei grandi colossal di Hollywood; detto questo è un
film ben fatto che si lascia guardare con partecipazione. La storia
realmente accaduta del colonnello Von Stauffenberg di per sé attrae e
interessa e la scelta di una regia altamente realistica da parte di Bryan
Singer favorisce la riflessione ed un discreto coinvolgimento.
Purtroppo però, tutto qui. Il film si concentra esclusivamente sui fatti
come in una sorta di documentario, tralasciando del tutto la parte emotiva
ed emozionale della vicenda. Per lo spettatore dunque nessun sussulto, mai
un piccolo balzo dalla sedia, neppure quando il colonnello saluta per
l’ultima volta la bella moglie ed i suoi bambini.
Un film freddo come il
nazismo, certo. Ma a noi sarebbe piaciuto sentirli ardere gli animi dei
ribelli, come indubbiamente fu.
09:02:2009
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