TWO WEEKS NOTICE
(Due settimane per innamorarsi)
di Donald Petrie
con Hugh Grant, Sandra Bullock



Il desiderio d'amore riempie tutte le epoche storiche, soprattutto quando le condizioni politiche internazionali sfiorano la possibilità di scatenare una terza guerra mondiale, dove il pessimismo e la violenza assurgono ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo.
Ecco allora che una donna decide di produrre una pellicola cinematografica, in cui il gentil sesso combatte per valori di carattere sociale, e perché il proprio credo venga rispettato in toto. Un film americano, che se vogliamo, contiene dei moti di coraggio espressi "a piena voce", come diceva il grande poeta russo Majakovskij, contro il governo Usa dei nostri giorni, con riferimenti registici all'11 settembre. Sandra Bullok, interpreta Lucy Kelson, una giovane avvocatessa, che si batte perché i quartieri storici di New York e di altre città su cui mette l'occhio il costruttore edile Gorge Wade (Hugh Grant), non vengano deturpati dall'abbattimento di antichi edifici, picchettando con gli amici più intimi, il suolo antistante un vecchio teatro di quartiere, ottenendo solamente una notte in gattabuia. Lei, tutto cervello ed avvenenza velata, da sfoggiare in occasioni speciali! Hugh Grant, pare interpretare se stesso, l'eterno Peter Pan, il maschio di oggi, che fatica nel caricarsi responsabilità sulle spalle, anche se queste risultano positive, e utili per una crescita cerebrale. L'archetipo del giovane miliardario avvenente è sfoggiata dall'attore inglese, anche in questo film, la commedia è decisamente il suo genere, anche se arroccarsi in un perpetuo soggetto diventa alla lunga monotono, anche se in questa pellicola, egli riesce a sfoggiare simpatiche espressioni facciali, sempre carino ed elegante, lo si vede perfettamente amalgamato con il Cast, ed in particolare con la coprotagonista Sandra Bullock. Il giorno dopo la scarcerazione da parte dei genitori, Lucy si reca da Wade, chiedendogli di bloccare la sua macchina da distruzione di edifici(l'impresa edile!), e lui come inconsciamente affascinato, la assume, lei combattuta nell'accettare ma, mossa dalla speranza femminile di redimerlo, accetta. George, si lascia trasportare completamente dalla destrezza dell'avvocatessa, non solo nelle cause d'azienda, ma personali, come il suo divorzio, sino a non poter fare a meno del consiglio di lei anche nella scelta della cravatta; il dialogare con Lucy, a qualsiasi ora del giorno e della notte, diviene indispensabile punto di riferimento per l'imprenditore, tanto da limitare la donna nel suo lavoro, giungendo così alla decisione di licenziarsi. Nel frattempo la storia d'amore con il fidanzato, va a rotoli e lei entra in crisi, George fa di tutto perché la giovane rimanga al suo fianco, sino a che, tra un colloquio e l'altro, lei riesce a trovare una sostituta (Alicia Witt, Vanilla Sky, e le serie televisive Twin Peaks e I Soprano), che ovviamente essendo giovane ed avvenente, secondo lo standard dell'uomo, da subito cerca di entrare nelle grazie del miliardario sperando di mettere il di dietro nel lardo. Beh, gli scrupoli morali, quando si tratta di soldi, non sono in molti a porseli. Per fortuna Lucy, protegge la categoria di donne che del sentimento fanno il loro motto, e qualche volta, anche se forse solo al cinema, gli va dritta, infatti tra i due il dardo scocca. In questo film, vi sono degli omaggi alla New York dei newyorkesi, una città che rivendica la propria identità, anche storica se vogliamo, una identità forte, che non spersonalizzi l'abitato e i suoi abitanti. Un luogo che pullula di quartieri caratteristici che vogliono respirare e sopravvivere alla speculazione edilizia e al terrore psicologico da guerra che i mass media fomentano vedi Bowling for Colombain. Il film è diretto da Donald Petrie, che aveva già seguito la regia per Miss Detective sempre con la Bullock, che anche all'epoca, cioè nel 2000, faceva parte del gruppo produttivo. Petrie rispetto alla sua precedente pellicola si evolve, e ci dona sequenze cittadine inusuali, quasi documentarie, il film scorre rapidamente, risultando piacevole.

Voto: 26/30
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Lucia Lombardi
15 - 03 - 03


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