TRUMAN CAPOTE

A SANGUE FREDDO

di Bennet Miller
Con Philip S. Hoffman, Mark Pellegrino

 

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA 2006

TRUMAN CAPOTE

A SANGUE FREDDO

di Bennet Miller
Con Philip S. Hoffman, Mark Pellegrino

di Emilio RANZATO


Ispirato alla vita del grande scrittore americano, il film ne approfondisce gli anni relativi alla genesi di “A sangue freddo”, suo capolavoro e opera capostipite di un nuovo genere letterario, il “docu-drama”. è la fine del ’59 quando Capote (Hoffman), già famoso ma in un periodo di crisi creativa, si imbatte nella lettura di un quotidiano che riporta la notizia di una strage nel Kansas: in una piccola cittadina rurale quattro componenti di una famiglia di proprietari terrieri sono stati trucidati durante un tentativo di rapina. Rimasto sconvolto dall’articolo, Capote decide di abbandonare il suo giro mondano newyorkese per seguire da vicino la vicenda ancora avvolta dal mistero insieme all’amica scrittrice Harper Lee (Keener). Quando i due assassini (Collins Jr. e Pellegrino) verranno catturati, entrerà in contatto con loro, stabilendo un rapporto straordinariamente intenso soprattutto con uno di essi ed arrivando persino ad aiutarli dal punto di vista legale. Aiuto che non eviterà ai due di essere condannati e giustiziati.
Il film dell’esordiente Miller, non a caso proveniente dai documentari, convince soprattutto nella prima parte, quando, grazie anche alla bellissima fotografia dalle tonalità livide di Adam Kimmel, sembra voler riprodurre il senso di mistero e fatalismo quasi fiabesco del libro di Capote mantenendo una certa distanza dalla materia narrata.
Poi la sceneggiatura di Dan Futterman - tratta da un romanzo di Gerald Clarke - prende di petto il protagonista e, alla stregua di un personaggio di Tolstoj, lo mette di fronte ad un universo morale traumatico ma espiatorio capace di elevarlo da un’esistenza fatta di abitudini e rapporti superficiali. E qui le cose funzionano meno, perché i confronti a sfondo psicanalitico fra scrittore e carnefice risultano ripetitivi e non si inoltrano mai troppo in profondità. Così come viene trascurato il rapporto fra vita e scrittura nonostante la presenza di personaggi secondari che sono a loro volta scrittori (la Lee è l’autrice del romanzo da cui fu tratto Il buio oltre la siepe).
La grande interpretazione di Hoffman, comunque, malgrado sia male assistita dal doppiaggio e a tratti tracimi nella caricatura, riesce a distrarre dagli squilibri. All’altezza il resto del cast.
 

Voto: 27/30

15:02:2006

truman capote

a sangue freddo

T.O: CAPOTE

Regia: Bennett Miller
Anno: 2005

Nazione: Stati Uniti d'America
Data di uscita: 18:02:2005

Genere: Biografico