
Film che vale come definitiva prova d'interprete e come solida e ritmata
rivelazione di regia.
Non che ci fossero dubbi sulle doti recitative di Danzel Washington, ma
cose come GLORY (per altro premio Oscar), MALCOLM X, HURRICANE, HE GOT
GAME, IL COLLEZIONISTA DI OSSA e tante altre avevano sempre quel sapore
un po' troppo intenso di politically correct, per cui alla base di interpretazioni
senz'altro sentite sembrava esserci un po' troppa ideologia.
TRAINING DAY non resterà senz'altro nella storia dell'ultimo cinema
per chissà quale messaggio rivoluzionario (del finale parleremo
poi), ma è certo che qui Denzel non si fa certo amare, né
dal pubblico né tanto meno di che lo incontra nelle due ore di
pellicola. E' un uomo della strada, un poliziotto da prima linea, talmente
addentro ai meccanismi di quel mondo, da farne più che mai parte.
Con schema classico, a lui - più anziano - viene affidato un giovane,
abituato a ben altri luoghi e standard criminosi, che subito si vedrà
costretto a scegliere tra coscienza, deontologia e sopravvivenza (con
guadagno). Catenone al collo, movenze felpate e scatti di violenza, quella
di Washington è una prova che lo rivaluta come attore lontano da
un personaggio in cui il pubblico può identificarlo e rassicurarsi.
Il più potente e bravo tra gli attori colored di oggi deve evidentemente
aver sentito il bisogno di fare di sé - nonostante Sydney Poitier
sembri lontano anni luce - qualcosa di diverso uno stereotipo ad uso di
un'industria che senza dubbio è in via di trasformazione (questa
sarà l'anno di Will Smith), ma che ancora vede in quelli come lui
un'eccezione, per quanto tollerata.
(Non leggere prima della visione) Il film - diretto dall'abile Antonie
Fuqua (di cui si era visto solo il pur validissimo BAIT) - corre al ritmo
dell'hip pop, del funky, dell'R&B, del doppio gioco, della legge di
natura, fino ad un finale che, a nostro avviso, non è poi così
chiaro come in molti hanno scritto. Troppo facile che, in quel mondo,
il buono vinca con tale facilità, e per giunta aiutato da una fauna
urbana tutt'altro che docile. E se invece avesse imparato la lezione,
intascato il denaro e migliorato la propria condizione sfruttando i meccanismi
del sistema?
Voto: 28/30
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