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In un futuro neppure troppo lontano, l'operaio Douglas Quaid (Colin Farrell) si rivolge a un'azienda specializzata in viaggi virtuali per prendersi una pausa avventurosa dal lavoro alienante in catena di montaggio. Siccome però ignora alcuni dettagli sul suo passato, si ritrova coinvolto in una rocambolesca catena di eventi che lo porterà a giocare un ruolo cruciale per le sorti del mondo. 

È la seconda volta Hollywood realizza un lungometraggio a partire dal racconto di Philip Dick "We Can Remember It For You Wholesale", titolo tradotto in Italia nei modi più diversi, compresi "Memoria totale" e "Ricordiamo per voi".

Il primo adattamento è del 1990: dietro la cinepresa c'era Paul Verhoeven, che aveva scelto come protagonista il faccione e i muscoli di Arnold Schwarzenegger. Oggi tocca a Len Wiseman, regista dei primi due Underworld e del quarto Die Hard. Lui resta nel solco che l'ha reso famoso e confeziona un thriller d'azione senza infamia e senza lode, che si preoccupa di pompare adrenalina lasciando sullo sfondo le implicazioni più complesse offerte dal racconto di Philip Dick. In questo modo, le quasi due ore del film scorrono veloci, senza particolari guizzi narrativi ma anche senza veri e propri picchi nelle coreografie action (Wiseman non ha il talento coreografico di un Johnny To, per dire). Unica eccezione: l'ascensore che attraversa il pianeta da parte a parte, che è obiettivamente una bella trovata visiva. 

Avvertenza: l'eliminazione di Marte (la storia è ambientata completamente sulla Terra) potrebbe infastidire i fan del racconto di Philip Dick, o del film di Verhoeven.

P.S.: sì, effettivamente scenografia e fotografia devono moltissimo a Blade Runner, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione della Colonia, dove risiedono gli operai sfruttati dal potere centrale.