Un ex poliziotto, Denny
Colt, misteriosamente ritornato dalla morte per combattere il crimine nelle
viscere di Central City, una nemesi malvagia dal volto oscuro di nome
Octopus che condivide la sua stessa natura e che persegue il folle mito
dell'immortalità, un vaso mitologico riempito con il sangue del buon vecchio
Eracle, e gioielli, uno stuolo di donne bellissime intenzionate ora a
sedurlo, ora ad amarlo, ora ad ucciderlo.
Sopra a tutte, inarrivabile, brilla l'unico grande amore della sua vita:
quello per la città, di cui il vendicatore mascherandosi s'è fatto Spirito -
The Spirit, appunto.
Attesissimo questo esordio in solitaria di Frank Miller (il genio noir
creatore di 300 e SIN CITY), che per la sua prima regia sceglie
inaspettatamente di ispirarsi alle leggendarie strisce di un altro grande
fumettista, Will Eisner. La cosa bella è che lo fa a modo suo. Per questo
chi conosce Eisner potrebbe rimanere deluso, così come chi si aspetti un
ritorno a Sin City (tra le
due, è molto più vera la seconda). Eppure è bello rivedere sul grande
schermo lo sguardo notturno di Miller, in tecnica mista tra scenografie
digitali ed elaborazione dell'immagine (l'aspetto 'cartaceo' della cravatta
del protagonista - 'Trovatemi una cravatta, e che sia rossa.. ' - le
proiezioni delle silhouettes nere dei personaggi contro le pareti come su
fondi di cartone). è bello
ancora inseguire un Cavaliere Oscuro dentro ai macabri scenari di Central
City, nei fatiscenti magazzini, lungo le banchine battute dal vento, in
fondo a marciapiedi senza alcuna via di scampo.
è bella l'ironia surreale che
si impossessa delle tavole d'autore, animandole di vita propria in teatrini
ad opera d'arte, sequenze Pop, frammenti seri e semiseri, tra simboli
nazisti ed esperimenti in provetta, dopo l'ultimo Batman il sorriso di Joker
non è più stato di uno solo.
Non ha spessore, Spirit (Gabriel Macht), volutamente reso bidimensionale,
non ha passioni, non sembra guidato da nessuna etica in particolare, o
sentimento preciso, ad eccezione del senso del dovere nella sua lotta
continua e feroce ad uno straordinario nemico dal cuore di ghiaccio, il
nerissimo Octopus (un infallibile Samuel L. Jackson).
è fondamentalmente un
Supereroe senza Superpoteri. Faccia da schiaffi e gattofilo.
Non è Sin City, e non è
perfetto, non convince ad ogni passo, ma THE SPIRIT ha il pregio di
risultare una pellicola sicuramente audace, molto ironica e grottesca, che
si diverte fra citazioni e manicheismo, romanticismi e cliché.
Più che un film, aspettatevi il risultato di una contaminazione di montaggio
tra sequenze di cinema e le vignette di un comic-book. Fa comunque piacere
che sia qualcosa di diverso.
10:01:2009
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