the mist

di Frank Darabont

con Thomas Jane, Laurie Holden

Altri intepreti: Toby Jones, Frances Sternhagen

di Matteo FERUGLIO

 

30/30

 

Frank Darabont non è nuovo a trasposizioni cinematografiche di Stephen King: è peraltro l'unico finora (no, in realtà è successo ad altri cinque prima di lui) ad avere ottenuto con primi suoi due lavori altrettante nomination all'Oscar per la "Best Adapted Screenplay" (Miglior Sceneggiatura non Originale) - LE ALI DELLA LIBERTà (The Shawshank Redemption, 1994) e il miglio verdE (tHE GREEN MILE, 1999). Ha tutte le carte in regola quindi per trasferire sullo schermo, questa volta in entambe le vesti di sceneggiatore/adattatore e regista, il romanzo breve "The Mist".

La trama è delle più classiche di King: un gruppo di persone si ritrova rinchiuso suo malgrado in un supermercato, circondato da un improvvisa nebbia (ma il termine più adatto è foschia), abitata da creature voraci. Quello che però riesce a fare Darabont, operazione riuscita poche volte nel campo delle trasposizioni cinematografiche, è di rendere il film migliore del racconto dai cui è tratto. Premetto che non sono un cultore di King ma al di là di questo è innegabile che i suoi romanzi o alcuni dei suoi racconti brevi abbiano comunque dato linfa più o meno buona al mondo della celluloide (agli estremi opposti, ad esempio, oltre ai due già citati, si pensi a SHINING e a IL TAGLIAERBE. Eppure, pur realizzando un ottimo adattamento, e con un occhio di riguardo al cast (che tra gli altri interpreti vede il Toby Jones/Truman Capoe di INFAMOUS nelle vesti del direttore del supermercato), la pellicola di Darabont è stata completamente ignorata dalla distribuzione italiana (non mi risulta sia uscito né che esca a breve): operazione ancora più insensata, se si pensa che THE MIST è di gran lunga superiore a THE FOG, uno dei tanti film inutili della scorsa stagione - o inutile in generale.

La professionalità di Darabont, credetemi, c'è tutta - io per primo non vedo l'ora di ammazzare la farneticante unta dal signore che nel corso delle due ore riporta la piccola società ricreatasi nel supermercato al medioevo della ragione. I personaggi non sono superficiali così come spesso capita in questo genere di film, alcuni fanno la loro comparsa per pochi minuti, con quelle che sembrano azioni sconsiderate, ma è l'insieme, ciò che sta accadendo fuori, che li rende credibili dentro. Che cazzo ne so se questa cazzo di fottuta gente di merda chiusa in uno stronzo supermarket parli veramente così come in sto cazzo di fottuto film. Ma al di là di ciò, fanculo, probabilmente parliamo così, inutile negarlo.

La professionalità di Darabont, mi ripeto, è sopratutto nella fine del film - in quella fine del film che non c'è stata. Prendere un romanzo, adattarlo e modificarne il finale può essere una scelta suicida, può segnare il successo o l'insuccesso della pellicola: ma in questo caso cambiare la fine del romanzo ha reso il film un piccolo capolavoro. A dieci minuti dalla conclusione ho pensato se THE MIST ha il lieto fine, allora è meglio interrompere qui, con il 4x4 dei protagonisti che si inoltra nella nebbia, in cerca della salvezza. Invece, se nel racconto omonimo King lasciava una certa speranza ai protagonisti, qui la conclusione non è affatto lieta, per  David Drayton (interpretato da un Thomas Jane che sembra sempre di più Christopher Lambert). Quando l'auto rimane senza benzina nel mezzo della nebbia, e sai che hanno solo quattro pallottole in canna e che non basteranno per tutti e cinque gli occupanti, è Drayton che prende la decisione inevitabile.

Sacrificare il proprio figlio pur di non farlo soffrire, uccidere gli altri tre coprotagonisti e offrirsi poi alle creature nella nebbia è la scelta più sensata e tragica che si possa fare negli ultimi tre minuti del film: e qui sta il colpo di genio di Darabont, in quello che accade nei due minuti dopo, quando nessuna creatura aggredisce Drayton.

Si tratta dei due minuti più lunghi e beffardi che io mi ricordi, parlando di film - forse ho provato la stessa sensazione di stordimento ultimamente solo con DESCENT, altro piccolo capolavoro da vedere assolutamente.

Ancora più beffardi se pensiamo che per tutto quel tempo il 4x4 aveva corso in senso opposto.

Ma a cosa, non ve lo dico.

 

31:05:2008

the mist
Regia: Frank Darabont
Stati Uniti 2007, 127'
DUI: ---
Genere: Horror