1992. Reduce dalla Guerra del Golfo, durante la quale ha ricevuto un
colpo d’arma da fuoco alla testa che gli ha provocato una forte amnesia,
Jack Starks (Brody) fa ritorno a casa. Dopo aver accettato un passaggio
da uno sconosciuto, Starks perde conoscenza; al suo risveglio, si
ritrova accusato dell’omidio dell’agente che aveva fermato l’auto sulla
quale stava viaggiando. Assolto per infermità mentale, viene ricoverato
in un manicomio criminale e sottoposto ad una terapia sperimentale che,
oltre a calmare la sua presunta aggressività omicida, gli permette di
viaggiare mentalmente nel tempo. Durante alcune escursioni nel 2007,
incontra Jackie (Knightley), una ragazza che aveva conosciuto, ancora
bambina, poco prima di essere arrestato, e scopre che la data della
propria morte è tutt’altro che lontana: gli rimangono pochi giorni per
scoprire che cosa è davvero successo nel presente.
Affascinante sotto l’aspetto visivo anche grazie al lynchiano direttore
della fotografia Peter Deming, il film paga il pesante scotto di una
sceneggiatura pretenziosa ma confusa, che, dopo aver creato un bel clima
di mistero, non riesce a dipanare gli intricati nodi narrativi di cui si
è servita e a gestire la delicata convivenza fra la dimensione
realistica e quella fantascientifica. La Guerra del Golfo, poi, non è
che un pretesto. Peccato, perché Maybury, reduce dalla biografia di
Francis Bacon LOVE IS THE DEVIL, stavolta aggira con uno stile secco ma
controllato gli eccessi visionari di chi, come lui, proviene dalla
video-art. Cast Sprecato.
Per chi non l’avesse mai visto, comunque, si consiglia l’analogo (nelle
premesse) ma molto più riuscito ALLUCINAZIONE PERVERSA, a patto di
riuscire a superare le comprensibili resistenze psicologiche che una
firma come quella di Adrian Lyne può provocare.
Voto: 20/30
31:03:2005 |