
Nel limbo dei Tempi Moderni il messaggio
positivo è che l'Uomo è sempre un passo avanti alle regole da lui stesso
create; Viktor è un Eroe perchè conserva gelosamente il Segreto, il
desiderio ultimo del Padre; perchè nonostante gli ingranaggi oliati dei
nostri sistemi di controllo una piccola rotella può bloccare tutto il
Sistema, almeno metaforicamente, perchè la rotella non solo non è stupida
come appare ma in realtà è un gigantesco Magnete per l'Umanità : tale è nel
profondo ognuno di noi, se opportunamente caricato.
Il Prigioniero diventa così protagonista, è l'Avatar di tutti i diseredati o
marginali del Terminal, la sua impronta diventa chalking, il Segno che tutti
i dipendenti imprimono a loro stessi, non è l'acclamazione di Viktor per il
bel gesto delle pillole, è l'improvviso ricordarsi di essere umani, la Mano
è la solidarietà, è il segno identificativo che si affranca (finalmente) dal
Controllo Immigrazione.
L'amore è capace quindi di spezzare financo l'estetica del luogo, il mosaico
colorato come gesto per l'Amata è la perfetta metafora del dirompente
effetto creativo che sempre domina lo Strutturale, il formalismo tagliente
che notiamo in questi Luoghi di Passaggio.
E come la fontana mosaico nel gate incompiuto tale è l'effetto dei
comportamenti di Viktor sulla Burocrazia: una cosa straniante che manda in
palla un sistema perfetto, getti freschi e pazzoidi di liquido su freddo
acciaio e codicilli colorati.
Poco importano gli eccessivi sentori di archi e
violini, gli inevitabili orpelli come un Capra fattosi Drag Queen.
Spielberg è un Burattinaio capace di maneggiare centinaia di fili e di
armonizzare caratteri, etnie, emozioni, burocrazia e gag di quart'ordine; e
l'inevitabile incontro con l'Amore e il suo Destino serve a ricordarci che
per quanta originalità e impegno possiamo mettere nel conquistare
l'attenzione dell'Amore, ogni sforzo è vano.
Va e viene.
Continuamente: non finisce mai, non è mai iniziato.
è sempre lì, di passaggio col
suo trolley nel Terminal.
Se riuscite ad abbandonarvi completamente allo Show, come per un attimo
(lunghissimo) mi è capitato, potrete sentire l' Abbraccio bonario e positivo
di questo Papà barbuto che un pò si crede Dio, ma che riesce ad ironizzare
su se stesso in quell'angusto Gate 67 non ancora costruito e che mai lo
sarà, un set perfetto, gigantesco, coordinato che nasconde eppur ci mostra
l' Incompiutezza del Tutto.
Voto: 25/30
23.09.2004 |