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Virzì con il suo nuovo film, fuori Concorso al Festival del Cinema di Venezia scorso, costruisce una vicenda incalzante, divertente da annoverare tra le commedie all'italiana, e da considerarsi come degna prosecuzione di quel filone, ma con qualche giusto tocco di intellettualismo degno del proprio talento registico. Il film va a ritroso, iniziando con il racconto euforico del giovane protagonista: Tanino, interpretato da Corrado Fortuna, racconta in prima persona, attraverso una mail indirizzata all'amico d'infanzia, il suo sogno americano, la sua incredibile avventura. Tanino è un giovane studente siciliano iscritto all'Università di Roma con velleità da filmmaker. Tutto incomincia durante l'estate, quando tra i flutti marini della frastagliata costa sicula, Tanino recupera un orpello appartenente ad una "americana venere bionda", approdata in quel di Castelluzzo per le vacanze; tra i due giovani scocca il dardo dell'amore estivo-esterofilo in voga da sempre sulle nostre spiagge. Ciò che Giuseppe eredita da questa storia, oltre alla nostalgia è una telecamera portatile, che lei dimentica provvidenzialmente in Sicilia… . Lui figlio della generazione di Seattle e di una parrucchiera vedova di Castelluzzo, si trova smarrito, abbandonato a sé stesso quando dopo essere stato bocciato all'esame di storia del cinema, a causa di una alterazione del titolo di un film di Fellini da 8 ½ trasformato in 12, torna anticipatamente al paese natio e trova la madre in dolce compagnia; Tanino ferito nell'orgoglio di figlio egoista ed infantilòide, e rischiando di partire per il servizio di leva, decide di fuggire in America grazie all'aiuto economico datogli da un vecchio commerciante che in cambio gli chiede di trasportargli oltre oceano alcuni pacchi per i parenti italo-americani. Così Tanino si trova metaforicamente traghettato in pieno sogno americano, qui la parodia viene fomentata dal caricaturare sempre più incalzante dei personaggi, solamente che in certi punti il luogo comune prende il sopravvento, ma nel contesto la messa in scena appare alquanto divertente e ben orchestrata. All'aeroporto trova ad attenderlo tutta la comunità italo-americana di Rhode Island da cui lui prontamente fugge per andare alla ricerca di Sally, la sua fiamma estiva per restituirle la fantomatica telecamera. Nella fredda cittadina, riesce a rintracciare Sally, che accoglie freddamente il ragazzo, in quanto lei ha la sua vita precostituita, un nuovo ragazzo suo collega al college, che va a genio alla sua borghese famiglia; Tanino è l'antieroe per antonomasia, qualsiasi progetto egli affronti, gli si frantuma tra le mani. Accidentalmente egli viene ad infrangere gli equilibri instabili della famigliola americana, apparentemente perfetta, scoprendo inavvertitamente il tradimento della madre di Sally con il cognato. Tanino fugge da questa situazione e si ritrova nuovamente attorniato dagli italo-americani che, lo costringono a fidanzarsi con la viziatissima e poco attraente figlia del sindaco della città. Il protagonista vive contraddittoriamente la situazione, si sente un arrivista ma non riesce a sottrarsi agli artifici, sinché sentendosi ricattare e mal apostrofare dalla mafiosetta, la getta in acqua durante una cerimonia e fugge ricercato dalle nerborute guardie americane, come in qualsiasi poliziesco che si rispetti; riuscendo a salire al volo sul primo treno e risvegliandosi nella grande mela. Il suo entusiasmo cresce sino ad esplodere quando ad una rassegna di cinema presso l'università, conosce inaspettatamente il suo idolo, il regista underground Seymour Chinawsky, che scoprirà essere un emarginato all'oscuro delle nuove tecnologie cinematografiche tanto quanto lui. Tentando invano di salvare la vita al suo nuovo compagno di sventure, egli viene catturato ed imprigionato per i reati imputatigli dalla figlia del sindaco, ma rilasciato su cauzione grazie ai compaesani d'america, che delusi dai progetti investiti su Tanino, lo fanno rimpatriare, lasciando il giovane al proprio destino ed al proprio generazionale stato di confusione! Una storia giovane, frizzante, ironica con richiami a Sergio Leone nei flashback riguardanti le polverose scene dell'uccisione del padre del protagonista. Il debuttante Corrado Fortuna, ricorda il giovane Vittorio Gassman con la sua forte espressività da sprovveduto ed imbelle delle commedie all'italiana. La pellicola dona al nostro cinema una nuova sferzata e strizza l'occhio al mercato internazionale, sia dal punto di vista delle tecniche di ripresa che da quello della sinapsi del film. |
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Lucia LOMBARDI |
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