
La madre di Liam, Jean, una donna superficiale ed egoista, è in
prigione per droga ma sarà rilasciata in tempo per il sedicesimo
compleanno del figlio. Liam è intenzionato a far funzionare le
cose: stavolta sarà tutto diverso. Il ragazzo sogna una famiglia
serena e normale, un luogo della mente in cui sentirsi protetto ed amato,
un cantuccio sicuro del corpo in cui rifugiarsi. La realtà è
ben diversa: il compagno di Jean è uno spacciatore ed è
guardato con odio e sospetto da Liam che ha una vera adorazione per la
madre e non vorrebbe mai vederla soffrire nè, tanto meno, perdersi
nel degrado di una relazione umiliante e pericolosa per la sua sicurezza.
Durante la detenzione di Jean, dunque, Liam mette in atto il suo piano:
ruba della droga al suo compagno e si "mette in affari" intraprendendo
quella che si dimostrerà una strada senza ritorno nella direzione
dei soldi facili. Il giro in cui entra il ragazzo, denso di perversioni
di dantesca memoria, popolato di malavitosi di mezza tacca così
come di di boss spietati, offre a Liam, che si distingue da subito per
mente sveglia e tempi di reazione immediati, l'occasione di ottenere ciò
che vuole in tempi brevi e con poca fatica. In questo percorso di crescita
in cui il carattere viene formato dal compromesso piegandosi alla pesantezza
delle azioni più abiette, Liam è accompagnato dalle due
facce della sua coscienza: il suo amico d'infanzia che si getta a corpo
morto nell'esperienza di una vita che supera i confini dell'illegalità
senza cognizione alcuna della differenza tra bene e male, ma che si dimostrerà,
presto, intralcio e peso da cui liberarsi e vittima di una selezione crudele
dalla quale solo Liam potrà salvarlo; la sorella maggiore che nutre
per Liam un amore morboso ed irrisolto nel quale vengono amplificati l'odio
e la sfiducia per una madre assente ed inaffidabile e che cerca di allontanarlo
da una scelta troppo grave per un giovane della sua età, soprattutto
perchè sostenuta dai motivi sbagliati. Liam, comunque, deciso nel
suo intento, realizza il suo scopo: entra nelle grazie del capo e guadagna
soldi in abbondanza, tanti da comprare, oltre ad una bella casa ed un'automobile
di lusso, anche la rispettabilità che non ha mai avuto. La sorella
cerca di avvertirlo della fallacia dei suoi sogni per preservarlo dall'inevitabilità
della delusione ma lui, testa dura su volontà solida, non desiste
e prepara l'accoglienza per il ritorno dell'amata madre. Ciò che
lo attende è scritto: Jean torna più stordita che che redenta
e, già dal giorno seguente, scompare inghiottita da un mondo che
non ha mai dimenticato nè voluto abbandonare. Ma stavolta Liam,
forte di una nuova acquisita sicurezza, arrogante della prepotenza di
chi è agnello coi lupi e forte con i dimessi, va a riprendersi
sua madre ed il suo sogno di serenità e si scaglia, per questo,
contro l'uomo che ai suoi occhi si frappone fra lui e la sua felicità.
La lite degenera in lotta e la colluttazione si trasforma in tragedia:
il compagno di Jean, accoltellato, muore. Ma la vita non è una
relazione matematica in cui basta eliminare i termini estranei per ottenere
il risultato voluto e Liam si rende conto che anche senza intromissioni
esterne ed interazioni coartate la sua vita è e rimarrà
sempre orribilmente imperfetta e deturpata. Un finale aperto lascia allo
spettatore l'immagine di un ragazzino disperato, in lacrime, sopraffatto
da esperienze troppo più grandi della sua maturità, che,
sperduto, si avvia verso il mare per dare corso a chissà quali
pulsioni.. Sola, la sorella, lo chiama e lo cerca per essergli vicino
e colmare un vuoto che è troppo spaventoso per i sedici anni di
Liam. La pellicola di Loach non spreca nemmeno una parola sulla via della
verbosità.. va dritta al cuore come uno stiletto assassino.. pennella
con essenzialità un quadro desolante che non può non commuovere..
L'ultimo e, forse, il più bello tra i film del regista britannico,
vince per la semplicità dell'immagine e la profondità del
sentimento che ne fa la sostanza narrata con asciuttezza e senza sbavature
e merita, a ragione, di essere inserito nella rosa dei migliori film in
concorso proiettati, fino ad oggi, al Festival di Cannes.
Voto: 29/30
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