
Presentato in anteprima italiana all'ultimo
FUTURE FILM FESTIVAL, reduce dell'Orso d'Oro e dell'Oscar, esce finalmente
in Italia SPIRITED AWAY, ultima opera di Hayao Miyazaki, già co-creatore
delle animazioni di Heidi, Conan (lo ricordate? Dai Conan, tu devi
ricominciare...) del Lupin III con la giacca verde - oltre che de
La Principessa Mononoke, già
presente a Berlino 1998, e di Kiki's
Delivery Service (Service Majo no takkyubin, 1998), ora disponibile
in DVD.
Il titolo inglese SPIRITED AWAY, "via con gli spiriti", è decisamente più
consono alla pellicola, una vera delizia per gli occhi e per il cuore, del -
a mio avviso orrendo - LA CITTA INCANTATA. Perde, di fatto, il senso del
film: basti guardare al titolo originale della pellicola, per capire il
perchè è in questo caso riduttivo un titolo del genere. Introducendoci alla
pellicola, Luca della Casa - nel volume edito in occasione del FUTURE FILM
FESTIVAL 2003 (id., ADN Kronos libri) – ci spiega che “in giapponese
il primo kanji che compone il nome Chihiro può essere letto Sen,
ovvero 1000” (pag.52) – e Chihiro nel film diventa una delle tante cameriere
della città termale. Il titolo originale dell’opera
Sen to Chihiro no kamikakushi
va probabilmente interpretato come Come Sen divenne Chihiro,
piuttosto che letteralmente La sparizione di Sen e Chihiro: ecco che
fin dal titolo, nella migliore tradizione giapponese, dove tutto ha un
senso, si focalizza il tema del viaggio di formazione. Perciò, traducendo LA
CITTA’ INCANTATA, si rimanda al locus, non al viaggio del
personaggio: era meglio lasciare SPIRITED AWAY (rimanda ad un allontanarsi,
quel “via con gli spiriti”), o, come hanno preferito i Francesi, LE VOYAGE
DE CHIHIRO.
Il viaggio di formazione: topos caro a tutte le letterature. Uno dei
più famosi, quello di Dante - che in maniera allegorica, passando
dall’Inferno al Paradiso, ci conduceva verso la maturità intellettuale: il
più recente, quello di Chihiro - che passa attraverso il popolato mondo
degli spiriti giapponesi (ricordiamoci essere un popolo che si divide tra
animisti e buddisti, scintoisti, cattolici.. ) per diventare consapevole del
suo Essere.
Il viaggio di Chihiro inizia con un trasloco, momento di cambiamento – che
fisicamente trascina da un luogo ad un altro. In automobile, annoiata a
morte, attende solo di arrivare alla sua nuova casa: ma il padre sbaglia
strada, e giungono in un luogo magico, cui si accede attraverso un tunnel,
nascosto nel folto di una foresta. La foresta, altro locus - comune
nella letteratura fantastica: è nella foresta la casa dove l’eroe si
rifocilla - si pensi alla casa di Hansel e Grethel, dove il cibo si fonde
nella casa, addirittura. Qui la casa si evolve, diventando una città termale
dove gli elementali, i semidei e i vari genii loci vanno a
rilassarsi. Il cibo, di cui gli spiriti non necessitano, trastullo materiale
che trasforma i genitori di Chihiro in maiali: ora la bambina è veramente
sola, e dovrà darsi da fare, letteralmente; inizierà a lavorare come
cameriera per la Baba Yaga tenutaria delle terme. Perderà il suo nome (il
primo kanji, Sen) e quindi l’identità – ed ecco il passaggio da nome
a numero accennato nelle prime righe, ma si guardi anche cosa accade quando
Chihiro ridà il nome a Kohaku, il dio del fiume – fino al riscatto finale, e
al Ritorno definitivo. Non ha molta importanza, a questo punto, domandarsi
se il viaggio di Chihiro (nell’aldilà e dall’aldilà, attraverso il tunnel)
sia stato un sogno o una realtà: ciò che conta è che quando la bambina
ritorna nel suo mondo, che poi è anche il nostro, il viaggio verso l’età
adulta si è concluso. Chihiro è cresciuta.
Alla fine del film, ne sono certo, avrete voglia di tornare a vederlo: non
solo per l’apoteosi di colori, o per le visionarie trovate del film –
l’arrivo del Dio della Puzza, che poi in realtà non è proprio quello che
sembra, è strepitoso. Non è solo per l’animazione (fatta di anime in
movimento, se mi permettete il gioco di parole), per la colonna sonora, o
per l’universo che SPIRITED AWAY descrive: è per il viaggio che Hayao
Miyazaki ci regala, un lungo e poetico viaggio verso il Meraviglioso.
Non è il sito ufficiale, ma vale una
visita
www.intermed.it/shuttle/box1004/chihiro.htm
Voto:
30+/30 |