
Siamo dalle parti del capolavoro. Non
fate quelle facce...lo so che č un sequel, che č un blockbuster, ma
lasciate perdere le quisquiglie, mettete da parte i pregiudizi e andate a
vedere questo gioiellino. Dopo il successo del primo episodio evidentemente
la produzione ha lasciato mano libera a Sam Raimi, che sfoggia tutto il suo
talento visivo sfornando una riflessione per niente scontata sull'essere
"eroe" (leggi "adulto") nella New York post-11 settembre. Ovviamente la
logica rimane quella di un blockbuster, di un film di intrattenimento, ma il
contenuto della bella confezione non č per niente banale: i personaggi, dopo
il rodaggio del primo film, assumono uno spessore diverso, le citazioni si
sprecano (a memoria: Shakespeare, crocifissione, ma soprattutto una
divertentissima autocitazione dei vecchi bei tempi de
La Casa) cosė come si
sprecano i momenti da cineteca.
Il nucleo del film č rappresentato dalla profonda crisi di Peter Parker, un
ragazzo che sta diventando adulto, che si dibatte tra l'essere eroe e
restare il goffo ragazzo che č quando smette il costume (usurato) rossoblų;
finchč gli eventi non precipitano e le scelte diventano obbligate. In fondo
Hollywood ha bisogno di eroi, Hollywood deve rappresentare un Paese che deve
giustificare a se stesso la sua ricerca del bene ad ogni costo.
Qualche difetto c'č, per caritā, la storia d'amore tra Peter e Mary Jane
risulta essere monotona, forse per la non eccelsa interpretazione di Kirsten
Dunst, ma sono dettagli. La CG č molto fluida e divertente (anche se in
alcune scene risulta troppo evidente) e i titoli di testa sono bellissimi.
Nel 2007 dovrebbe uscire il terzo episodio della saga, e a quanto pare
l'ultimo diretto da Sam Raimi. La speranza č che non vada a finire come la
saga di Batman, il cui cambio di regia ha distrutto i due gioielli di Tim
Burton. Alle volte č meglio fermarsi che continuare ad ogni costo.
Voto: 28/30
22.09.2004 |