SOUTH WEST NINE
di Richard Parry
con Wil Johnson, Orlessa Edwards e Frank Harper

Brixton, sud di Londra, 2000: punto di incontro di negri, bianchi, giovani, eterosessuali, senzatetto e benestanti. South West 9 è un ritratto forte e divertente di sei individui singolari che si barcamenano in questo labirinto urbano e si ritrovano invischiati, nell'arco di 24 ore, in una frenetica ed intensa ricerca che cambierà le loro vite per sempre.
Richard Parry ha solo trentadue anni e ha già girato numerosi documentari sulle guerre nei Balcani, Cecenia e Sierra Leone. La sua esperienza documentaristica l'ha convogliata nel suo primo film. Il vero protagonista della pellicola è il caos. Il ritmo filmico è frenetico, aiutato da continui stacchi e dalla colonna sonora: musica dance sparatissima. Mitch, uno dei sei ragazzi, involontariamente appoggia la mano nel posto sbagliato e si sballa definitivamente. Lì, dal punto di vista formale, nasce il caos. Mitch è l'illogico. Ma le storie, raggazzi alla ricerca di qualcosa, chi di un Cd chi di soldi, inframezzate da documentari di rivolta nei quartieri Londinesi contro la polizia o di vera e propria guerra, perdono un vero e proprio filo conduttore. Il tremine finale di tutto sembra essere la fetsa che stanno preparando nella chiesa. Ma è solo un pretesto. Il Caos copre ogni cosa come una coperta.
E' un film di fine millennio sulla nuova generazione britannica che cerca nella droga lo sballo, la protesta, e la comunicazione vera e propria.
Anche per Irvine Welsh di TRAINSPOTTING e ACID HOUSE la droga sembra essere l'unica fonte di comunicazione per i giovani inglesi.

Giuseppe SCATA'
04 - 01 - 02


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