il soffio dell'anima

di Victor Rambaldi

con Flavio Montrucchio, Lucrezia Piaggio

Altri interpreti: Raffaello Balzo, Yang Yu Lin

di Anna MANFREDINI

 

5/30

 

Che i diritti de Il soffio dell’anima siano già stati acquistati dalla RAI è un sollievo. Questo film, anche se non si tratta propriamente della definizione che sorge più spontanea nel caso del primo lungometraggio di Victor Rambaldi, grida di essere figlio della nostra TV generalista ad ogni sequenza. Il che, se si trattasse di una miniserie confezionata per precedere "Porta a Porta", potrebbe pure andare. A prescindere dal fatto che palle energetiche verde fosforescente non si dovrebbero vedere mai e poi mai, in alcun tipo di contesto. Non esistono ragioni giustificatrici che tengano per simili reminiscenze anni ottanta. Ma che si sia arrivati a proporlo in un seppur sparuto numero di sale cinematografiche è decisamente un atto di tracotanza.
Alex (Flavio Montrucchio, l’uomo Splendido Splendente, vincitore della seconda edizione del Grande Fratello, giusto per far comprendere la gravità della situazione) è un ragazzo un po’ coatto ma dai buoni sentimenti. Cerca di sfidare la vita e l’insufficienza renale a suon di Tai Chi. Luna, (Lucrezia Piaggio) è una ragazza bellissima e con un vago accenno di sostanza.
Si incontrano, si amano. Si mollano. Si rimettono insieme. Intanto lui si fa dei viaggi mentali con una cinese che gli insegna che la paura esiste solo se la fai esistere tu, che la vera sfida è con se stessi e non contro Raffaello Balzo, perché probabilmente Raffaello Balzo in un film non ha proprio motivo di esistere, ecc. ecc.
In questo film -?- si parla per frasi fatte e luoghi comuni, quando non si tace e si lascia spazio a una colonna sonora dignitosa a cura di Andrea Felli. Sia chiaro che i festival delle banalità non sono poi una tragedia. Non elevano lo spirito, ma se fanno riflettere e probabilmente emozionare un pubblico che è anche di vaste dimensioni vanno prodotti, nonostante tutto. Certo è che, anche nel rispetto di una storia sicuramente dolorosa come quella dell’autrice dall’omonimo libro, Valentina Lippi Bruni, da cui è liberamente tratto il film -??- almeno una minima parte del cattivo gusto di cui è permeata l’intera pellicola, lo si poteva tranquillamente evitare. Concettualmente comunque si tratta di un’operazione che porta con sé un messaggio importante di sensibilizzazione alle problematiche della dialisi, alle sofferenze e alle sfide imprescindibili da ogni malattia. Interessante è anche il primato italiano nella distribuzione di una copia sottotitolata per non udenti già in anteprima nelle sale che ne fanno richiesta. Ma i buoni sentimenti e le buone intenzioni purtroppo non fanno un film. Tantomeno in questo caso.
 

21:03:2009

 il soffio dell'anima
Regia
Victor Rambaldi
Italia 2009, 111'
DUI: 13 marzo 2009
01 Distribution
Drammatico