da 62ma mostra del cinema di venezia

IL GRANDE SILENZIO

di Philip Gröning
Documentario

   di Elena AMABILI

 

“Die grosse Stille non è un documentario su un monastero: è un monastero”
Questo il commento dell’autore alla pellicola più coraggiosa dell’intera selezione del Festival di quest’anno, un viaggio nel silenzio lungo due ore e quaranta minuti tra i monaci certosini, per riscoprire il ritmo del tempo e la sua struttura attraverso il mezzo del cinema. Groening, appassionato film maker tedesco che ama interrogarsi sulle questioni dell’esistenza, con questo film ci fornisce i mezzi per interrogarci sulla scelta radicale di entrare in un convento come la Grande Chartreuse, un luogo sulle montagne francesi, lontano dal mondo e dalla confusione, dove il tempo è scandito dagli appuntamenti di meditazione disseminati nell'arco della giornata.
Il regista, dopo aver coltivato il progetto per 20 anni, è finalmente riuscito ad ottenere dai monaci il permesso di filmare il monastero e la sua vita, dove questo ordine, che risale a oltre mille anni fa, non ha mai cambiato le sue norme, e la vita è scandita da un semplice, pacifico e quieto
ora et labora.
La regola certosina necessita del distacco più assoluto dal mondo, e Groening ce la rende perfettamente tramite il suo magnifico esperimento senza aggiunta di commenti, musica, luce artificiale, effetti sonori o visivi. Qui, dove la lingua parlata non ha alcun ruolo, unici straordinari attori sono le cadenze della giornata assieme agli elementi della natura circostante. Osserviamo il lavoro e la preghiera quotidiana dei monaci, intervallati da antichi canti gregoriani e citazioni bibliche su fondo nero, limpide come la vicinanza a dio di questi uomini così lontani da qualsiasi quotidianità e clamore mondano.
Questo emblematico e rispettoso documentario è un difficile esempio di cinema puro, che riesce, senza sovrastrutture di sorta, a parlare soltanto tramite semplici immagini, con totale assenza di trama, risultando in questo modo vera e sostanziale comunicazione.
L’unica pecca della pellicola risulta nella sua eccessiva lunghezza, dovuta presumibilmente all’esigenza di filmare il non-tempo di un universo a sé; dilatazione ed estensione, quindi, vengono di conseguenza, rendendo necessario un confronto con una struttura filmica a noi estranea e desueta, dove tutto ruota attorno al puntuale ritmo dei nove rintocchi quotidiani.
L’intento dichiarato di questo meditato (e meditante) film-monastero, nel quale il resto del mondo si trova escluso, è di svegliare le coscienze dal torpore televisivo al quale la sovraesposizione mediatica della Chiesa di Roma ha forzatamente abituato credenti e non, e di spingere alla riflessione sull’invasività del cattolicesimo secolare che continua a propagandarsi globalmente imponendo ciechi dogmi e arrogante proselitismo.

 

Voto: 25/30

09:09:2005

 

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DIE GROSSE STILLE

Regia: Philip Gröning
Anno: 2005
Nazione: Germania
Data uscita in Italia: 31:03:2006
Genere: Documentario