La prima cosa che si prova
quando sul grande schermo appare per la prima volta gigantesco il logo della
HBO è paura. Già. Perché chi ha seguito con autentica passione le sei serie
di Sex and the City, in fondo teme di rimanere deluso dal film. Insomma,
cosa avranno ancora da dire Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha? Cosa
potranno ancora mostrarci di New York? Come potranno ancora essere capaci, e
per ben più di quaranta minuti consecutivi, di farci sentire quel
frizzantissimo ed eccitante “non so spiegare cosa” che in ogni singola
puntata, dalla prima all’ultima, sono state in grado di garantirci?
Poi partono i titoli di testa e insieme a questi la voce narrante di Carrie.
In cinque minuti è chiaro cosa è successo alle ragazze nei quattro anni di
buco che nessuno ha visto. E soprattutto è chiaro che l’essenza magica di
Sex and the City è ancora
tutta là. Incredibilmente intatta. Con le sue dosi perfette (di ironia,
verve, glamour, sogno e sentimento) come quelle di un Cosmopolitan servito
in uno dei migliori bar di New York. Allora capiamo perché per tutto questo
tempo le abbiamo aspettate senza far sbiadire nemmeno un po’ il loro
ricordo. In fondo in quattro anni si dimentica chiunque. Ma non Carrie. Non
le ragazze di New York. Loro si aspettano.
Il segreto numero uno della serie, come del film, è la sceneggiatura.
Sex and the City è un vero
piacere da ascoltare. Da sentire. Perché rappresenta un modo di esprimersi
schietto, ironico e intelligente. Le ragazze parlano come ci piacerebbe
parlare, come vorremmo che ci parlassero. La sua essenza sta nella
leggerezza che non combacia quasi mai con la superficialità. Un risultato
grandioso per una serie e un film che hanno come fulcro la moda, i vestiti,
le (migliaia di) scarpe e i locali alla moda.
Del resto, se non fosse così, sarebbe inspiegabile il successo planetario di
Sex and the City. Arrivato
(ovviamente in ritardo) persino in Italia dove l’abbuffata alle sei serie è
sembrata una delle tante rincorse di Carrie ai taxi di New York. Perché no:
quando finalmente scopriamo che nel mondo c’è una festa alla fine vogliamo
parteciparvi anche noi.
E con Sex and the City la
festa è assicurata. Perché è tutto lì il sogno di ogni ragazza, che abbia
20, 30 o 40 anni. Proprio lì, in cima a una Manolo, da dove il mondo sembra
afferrabile anche a noi.
03:06:2008 |