
Serendipity, in italiano serendipità, è una parola di origine araba (Serendip
è l’antico nome arabo di Ceylon) il cui significato prende spunto dalla
favola persiana "I tre principi di Serendip", dove i tre protagonisti
scoprono cose preziose e non cercate. Ed infatti la serendipità è proprio
l’attitudine a fare scoperte fortunate ed impreviste, come capita a Jonathan
(John Cusak) e Sarah (Kate Beckinsale) in questa commedia delicata e divertente,
diretta con eleganza ed ironia da Peter Chesolm (AMORI IN CITTA'... E
TRADIMENTI IN CAMPAGNA). I due, infatti, si contendono l’ultimo paio di
guanti da Bloomingdale, nella Manhattan allegra e caotica delle feste
natalizie, e decidono di trascorrere insieme l’intera serata, alternando
pattinate sul ghiaccio a romantiche discussioni sul fato e sulle stelle.
Entrambi credono molto nel ruolo che il destino gioca nella vita di ognuno,
ma mentre Jonathan è più concreto, Sarah è un’inguaribile fatalista, tanto
da decidere di affidare il loro prossimo incontro al caso. E così scrive
il suo nome e numero di telefono sulla prima pagina di un libro ("L’amore
ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez: quale esempio migliore
di un destino che unisce due persone? ), che poi venderà ad un mercatino
dell’usato, mentre il numero di Jonathan verrà custodito da un biglietto
da 5 dollari. I due si perderanno di vista per molto tempo, ma entrambi
sentiranno il desiderio di rivedersi proprio nel momento in cui le loro
vite sembrano aver trovato un equilibrio sia nel lavoro che negli affetti.
Niente è affidato al caso, invece, dal punto di vista della regia e della
sceneggiatura, dove a dialoghi semplici, ma ben strutturati, fanno da
sfondo immagini pulite, con qualche tentativo di sperimentazione e molto
ritmo. SERENDIPITY è anche il primo film girato a Manhattan uscito dopo
l’11 settembre e per questo è stato necessario l’aiuto del computer per
ritoccare le immagini dello skyline. E malgrado l’impostazione sia quella
della commedia sentimentale di genere, non mancano personaggi stravaganti
e gag comiche come quelle con il perverso commesso di Bloomingdale che
estorce contanti al romantico protagonista in cambio di preziose informazioni
(Il sottotitolo originale è infatti "Destiny with sense of humor"). Anche
la colonna sonora sembra adattarsi bene allo stile della pellicola, alternando
nuovi generi a rivisitazioni di vecchie melodie. Tra favola, sogno e realtà
i due caparbi eroi si cercheranno e si ricorreranno per tutto il tempo
e alla fine il destino deciderà per loro ancora una volta.
Ma cosa sarebbe successo se non l’avessero assecondato?
Voto:
27/30
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