(Incomprensibile ai più,
premetto). Ci chiedevamo come avrebbero riciclato questa volta l'amico John
Kramer (respect), visto che è morto due puntate fa.... (già la faccenda di
Amanda non l'avevamo proprio mandata giù e con questo Hoffman le cose non
sono migliorate...).
Il bello di Saw (lo possiamo dire, è una recensione) è che oltre alla sana
(ingegnosa e scenografata) tortura c'è molto cinema; molto cinema vuol dire
che i suoi creatori hanno fin dal principio "giocato" (eh.. eh.. eh..) con
le possibilità estreme del montaggio (e sulle sottovalutate corde dei
contemporaneamente) che tanto cinema patinato neppure azzarda; e allora
scopri che stai vedendo un prequel o un flashback o quello che hai già visto
nel film precedente, ma senza preavviso, e il colpo di scena non è lo
spavento, lo stacco improvviso, ma la giustapposizione degli indizi, la
realtà che emerge inesorabile (so di dire cosa banale ma se state leggendo
queste righe è perché avete firmato il patto di sangue stipulato con quel
colpo di scena finale del primo SAW);
SAW è la saga horror che ha incassato di più nella storia del cinema e
Jigsaw è oramai consacrato alla stratosfera dei mostri pop. Questo per dire:
ci sarebbero delle responsabilità da onorare.
Questo SAW V purtroppo è una divagazione (non è un complimento) rispetto
alla regola e manca di una vera giustificazione; effettivamente aver fatto
morire Jigsaw ha creato non pochi problemi ai soggettisti (già
miracolosamente superati in SAW IV); manca il colpo di scena, manca il
rovesciamento; e la complessità di rievocare (ancora e ancora) i passati
delitti (e preparazione dei) è oltreché sterile, dannatamente estenuante...
certo è tecnicamete superiore a tutti i predecessori, con l'abile maniera di
se stesso (oramai sottocutanea), ma il film finisce e non è successo niente;
...e poi credo che nessuno voglia un "Hoffman enigmista"... quindi
aspettiamo Saw VI (finalmente Jill enigmista? e John Kramer?).
04:12:2008
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