La famiglia savage

di Tamara Jenkins

con Philip Seymour Hoffman, Laura Linney

di Daniela MASE

 

28/30

 

Esistono dei posti al mondo di una bellezza plastica, un po’ inquietante dove converge l’umanità in cammino, sul viale del tramonto. Tra questi luoghi reali di una perfezione quasi imbarazzante c’è Suncity, una città-ospizio in Arizona dove l’attesa della morte sembra, anche solo in apparenza, essere glamour e per nulla angosciante. È con una carrellata di inquadrature su questo luogo asettico e surreale che parte la nuova pellicola di Tamara Jenkins, La famiglia Savage, salutata con entusiasmo all’ultima edizione morettiana del Torino film festival.
La regista americana, che ritorna al cinema dopo il successo de L'altra faccia di Beverly Hills, realizza con questo film un ritratto inclemente e quanto mai realistico di una famiglia disgregata e sui generis che si ritrova riunita a causa della demenza senile del padre. Philip Bosco è Lenny Savage, il capostipite della famiglia, Laura Linney e Philip Seymour Hoffman i suoi figli strampalati Wendy e Jon: la prima bugiarda patologica e farmacodipendente che cerca di trovare la sua strada come commediografa, il secondo misantropo professore di college perso nel suo disordine fisico ed esistenziale.

Tutto il film sembra essere animato da una tensione sotterranea, un'inquietudine latente che accompagna i due fratelli nello scoprire la debolezza e la fragilità di un padre mai considerato tale. Ed è di fronte all'inesorabilità di una malattia che scalfisce anche un corpo di granito che Wendy e Jon si trovano, per la prima volta da adulti, a provare compassione e senso di appartenenza.
La Jenkins affronta senza pietismi né retoriche il tema difficile della malattia senile e della morte, realizzando un film dal sapore dolciastro dove ai momenti drammatici si alternano quegli squarci di inattesa comicità che sono, poi, la vera forza del film. Ottima la prova del trio: Bosco-Linney-Hoffmann. Il 75enne veterano del palcoscenico e della tv, anche se costretto dal ruolo ad una quasi totale immobilità, comunica con una mimica facciale straordinaria gli smarrimenti di un vecchio alle prese con ricordi, persone e immagini che si accavallano inesorabilmente nella memoria. Ruolo inedito per Laura Linney che porta sullo schermo una donna indecisa sognatrice e insicura che trova nel teatro la catarsi ai suoi problemi d'infanzia. Ennesima conferma per Hoffman che, si dimostra, qualora ci fosse stato dubbio, uno dei migliori attori della sua generazione.
 

20:01:2008

the Savages
Regia: Tamara Jenkins
Stati Uniti 2007, 113'
DUI: 25 gennaio 2008

Genere: Commedia amara