La Ragazza Della Porta Accanto
 di Luke Greenfield
Con: Emile Hirsch, Elisha Cuthbert, James Remar

di Marco BRUNELLI



Il periodo fine anni 90/inizio del nuovo millennio,ha visto tornare alla ribalta dopo anni di oblio la famigerata Teen Comedy. A dire il vero questo “glorioso” filone non è mai proprio scomparso, e ha trovato comunque una facile sopravvivenza nel mercato home video, negli anni precedenti al fenomeno American Pie. E’ probabilmente proprio questo, infatti, il film colpevole di aver riportato in auge un genere che già dopo il primo Porky’s aveva già detto tutto quello che c’era da dire.
La pellicola di Paul Weitz ha ricordato alle major con quanta facilità è possibile trascinare nelle sale milioni di teenagers senza spremere il portafoglio e soprattutto le meningi degli sceneggiatori.
Come anche la peggiore commedia all’italiana insegna, un paio di tette sono sempre molto più affascinanti dei più elaborati effetti speciali o di complicati (e sgraditissimi dal pubblico meno esigente) virtuosismi autoriali, e per giunta sono anche più economiche. Era perciò inevitabile un invasione di film spazzatura del genere college & pupe dopo il trionfo della trilogia della torta di mele americana; perciò ecco l’ennesima variazione sul genere: ovvero, La ragazza della porta accanto.
La sintesi della trama sulla press-release ci dice praticamente tutto quello che c’è da sapere su questa presunta commedia: “Matthew, un ambizioso studente che sogna una carriera in politica si innamora della nuova e bellissima vicina, la 19enne Danielle. La loro relazione verrà però messa alla prova una volta che Matthew scoprirà il suo passato da porno star..”
Naturalmente la sintesi non ci parla delle bizzarre avventure in cui i nostri amati personaggi si troveranno, ma non aspettatevi comunque niente di nuovo sotto il sole.
Il problema principale (e scusate se è poco) de La ragazza della porta accanto è semplicemente che “non è divertente”.
Le situazioni volgari (già viste) e i personaggi (copie carbone di film migliori) interpretati da attori da terza categoria della recitazione si addicono più a un film della Troma (che comunque sforna ancora cose migliori di questa) che ad altro.
La direzione e la fotografia per quanto nella norma non si distinguono particolarmente, e comunque in questo genere sono gli attori che contano, e meno si parla di Emile Hirsch e meglio è. Elisha Cuthbert fa la sua gran bella figura esteticamente parlando, ma incredibilmente neanche le sue grazie valgono il prezzo del biglietto.
Il film non ha un vero plot, ma è solo un’accozzaglia di episodi “imprevedibili” e di situazioni assurde: questa è la struttura de La ragazza della porta accanto e niente di più. Gorilla che appaiono senza un motivo apparente, tornadi e a un finale assurdo sono l’esempio più lampante di uno script che non sa proprio dove andare a sbattere la testa. La premessa iniziale di avere una porno star come vicina di casa offre numerose possibilità per una commedia di basso livello come questa, eppure gli autori non riescono a ricavare niente di minimamente godibile da questo pasticcio.
Ora, non preoccupatevi troppo: sicuramente tutto questo non impedirà alla pellicola di fare un sacco di soldi e di guadagnarsi un posto d’onore negli scaffali delle catene Blockbuster.
Sappiamo bene infatti quali sono i gusti del teenager medio (italiano e non, in certi casi tutto il mondo è paese) e se vi piace questa robaccia, allora non posso far altro che consigliarvi anche Animal (con un mitico Rob Schneider) dello stesso regista.
In sintesi La ragazza della porta accanto cerca di lanciare un messaggio con immagini patetiche di amore, amicizia e comprensione, ma quello che in realtà riesce a concludere è solo una serie scombinata di situazioni banali ricche di sesso implicito e battute da caserma. Tutto questo potrebbe anche andare bene se la cosa fosse perlomeno divertente.. Purtroppo anche in questo obiettivo il film fallisce miseramente.
Se proprio cercate una commedia sullo stesso stile ma con una realizzazione all’altezza allora puntate per l’ennesima volta sui grandi classici come Animal House del grande John Landis.
Consigliato solo chi si diverte veramente con poco..
 

Voto: 10/30

20:10:2004


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