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Romance and Cigarettes è
tutto quello che si potrebbe umanamente desiderare da un musical: estremo,
colorato, vivace, un’esagerazione convenzionale e parodistica degli
altrimenti ripetitivi sentimenti umani. John Turturro, alla sua terza prova
in veste di regista, tira sapientemente le fila di una storia qualsiasi di
amore, tradimento e vendetta lasciando che i suoi personaggi si esprimano
attraverso le parole di musicisti che quelle stesse sensazioni le hanno già
provate e che su di esse hanno scritto memorabili canzoni. La particolarità
sta nel fatto che i numeri musicali risultano straordinariamente corali,
tanto da coinvolgere quasi sempre l’intero cast impegnato in singole
avventure indipendenti. E al di là dei protagonisti riescono a contagiare
uno stuolo di operai, vigili del fuoco, spazzini fino a creare un mosaico di
coreografie semplici ma d’effetto che ben descrive l’universalità del dramma
dell’amore. Nell’ottica del paradossale si inserisce anche la scelta di un
linguaggio sboccato, volgare, di una recitazione sempre sopra le righe, di
un’ironia che risparmia ben pochi. L’aspetto crudo del film, però, non fa
che renderlo ulteriormente entusiasmante, coinvolgente e spassoso. Ma in
questa esplosione di sano kitsch
trovano posto anche un po’ di sani sentimenti, lungi dall’essere melensi, ed
un non lieto fine che dribbla il pericolo di banalità. E forse è questa la
direzione cui tende il regista: la ricerca dello straordinario anche
nell’ordinario, la positività hollywoodiana anche al cospetto di un epilogo
molto umano e meno cinematografico. Voto: 28/30 09/09/2005
Tutte le recensioni di Venezia 2005 |
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