Cedric
Kahn segue la vicenda del killer romantico e spietato senza una vera capacita
di approfondimento o di scandaglio delle psicologie coinvolte a diversi
livelli nei fatti che ebbero luogo tra il 1981 e il 1987 in Francia ed
Italia.
Ci sarebbero stati tutti gli elementi per un BONNIE AND CLYDE penniano,
aggiornato all'altro ieri, ma l'ascetismo formale del regista francese
è figlio solo di un'imbarazzante povertà di idee, se consideriamo anche
solo parte della letteratura prodotta su questi temi.
Assistiamo passivi ad un monologo esteriore recitato da Succo Andre
Kurt dal momento in cui incontra Lea sua complice involontaria, perché
intrappolata nella condizione di amoreuse della situazione.
Cassetti è sicuramente una rivelazione nel tentativo, riuscito, di rendere
del tutto visibile la follia di Succo in azione, e agisce all'interno
di una recitazione - che, con molto coraggio, definiamo espressionista
- basata sull'uso di sguardi e mimica allucinati, oltre che di una gestualità
corporea da psicotico.
Voto: 24/30
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