THE CHRONICLES OF RIDDICK
di David Twohy
Con:
Vin Diesel, Colm Feore, Alexa Davalos, Judi Dench

di Emilio RANZATO


Seguito di PITCH BLACK, la cui visione, però, non risulta indispensabile ai fini della comprensione. Da cinque anni il ribelle Riddick (Diesel) vive ai margini della galassia nel tentativo di eludere i cacciatori di teste interessati alla taglia che pende su di lui. Catturato e rinchiuso in una prigione sotterranea dell’inospitale pianeta Helion, dovrà vedersela anche con Lord Marshal (Feore), malintenzionato cosmico di turno che punta a sottomettere gli umani alla guida dei perfidi guerrieri Necromonger. Riddick, ovviamente, si improvviserà salvatore dell’universo.
Come e più del precedente PITCH BLACK, questo di Twohy – annoverato da “Entertainment Weekly” fra le cento persone più creative di Hollywood(!) e autore anche della sceneggiatura – è un action-movie travestito da film di fantascienza, in cui il duello finale si decide a cazzottoni e Vin Diesel sembra sentirsi perfettamente a suo agio, anche se la scelta di sbiancargli le pupille aggiunge inespressività ad una situazione già seriamente compromessa. Ciò non toglie che l’armamentario fantascientifico, ancorché pretestuoso, possa risultare vincente: la grafica digitale delinea scenari dalle suggestioni lovercraftiane spesso impressionanti, e le scenografie ricostruite in studio rimandano ad omologhi del passato, in particolare a certi film degli anni ’70 - ’80 come DUNE o GUERRE STELLARI, una scelta artigianale forse non necessaria ma che in tempi di rivisitazioni si fa sicuramente apprezzare.
Il risultato è un prodotto solido che sa il fatto suo e non cerca pretese al di fuori dei propri limiti. Se la saga di Riddick poi continuerà – e Diesel deve certamente augurarselo perché è di gran lunga la cosa migliore che gli sia capitata – ci sarà il tempo di insinuarvi un vero nerbo narrativo e di delineare con maggior cura i personaggi e le relazioni che li legano.
 

Voto: 23/30

21.06.2004

 


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