RESIDENT EVIL: APOCALYPSE
di Alexander Witt
Con: Milla Jovovich, Senna Guillory, Oded Fehr, Thomas Kretschmann

di Emilio RANZATO

 

Sequel di RESIDENT EVIL, dall’omonimo videogioco. In seguito al gravissimo incidente che ha coinvolto i laboratori della Umbrella Corporation, un’azienda specializzata nella ricerca biogenetica, la popolazione di Raccoon City si è trasformata in un’orda di zombi dai carnivori desideri. Alice (Jovovich), scampata al contagio, si unirà ad uno sparuto gruppo di altri superstiti per far fuori sia i non-morti che i dirigenti dell’avida multinazionale. Ma presto si accorgerà di essere stata anche lei oggetto di esperimenti un tantino arditi.
Alexander Witt è stato fino a ieri regista della seconda unità di vari action-movie. E si vede. Sin dal prologo, in cui la protagonista si rivolge direttamente allo spettatore per riassumere in due minuti l’antefatto del film precedente, si intuisce che chi sta dietro la macchina da presa forse non ha esattamente le doti del grande narratore. E infatti Witt non solo non le ha, ma non sa nemmeno cos’è, una narrazione: grazie anche alla pessima sceneggiatura di Paul W.S. Anderson, regista del primo, mediocre capitolo di cui però si avverte presto la nostalgia, non ci sono personaggi, non c’è un vero plot, non c’è un dialogo sensato in questa interminabile seqenza d’azione di un’ora e mezza, che, ben lungi dal non concedere un attimo di respiro, risulta straordinariamente priva di suspence e costellata da dinamiche che anche un alunno dell’asilo saprebbe prevedere. Ancora una volta, quindi, è stata ignorata la bella atmosfera del videogioco, fatta di tempi morti dalla tensione soffusa. E l’estremo, involontariamente comico tentativo di risollevare le sorti della storia con una sovrapposizione di finali, fallisce miseramente ingarbugliando il nulla.
Un sequel inutile e dannoso che non può soddisfare nemmeno i fan più accaniti dell’omonimo prodotto digitale.
 

Voto: 16/30

26.10.2004


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