"L'Ultimo re di Scozia" ovvero Idi Amin, il dittatore africano che ha
guidato l'Uganda negli anni 70 visto attraverso gli occhi di un giovane e
ingenuo dottore scozzese che si ritrova ad essere suo medico personale e
fidato consigliere.
Straordinariamente interpretato da un accattivante Forest Whitaker (La
Moglie del soldato e Ghost
Dog) attore di grande talento e capace di incarnare gli enormi
paradossi del personaggio,un feroce e spietato tiranno accusato di aver
massacrato più di trecentomila ugandesi, che si considerava "l'uomo più
potente del mondo", nonché "Conquistatore dell'impero britannico" e "Signore
di tutti gli animali terrestri e di tutti i pesci marini". Sospeso a metà
tra storia vera (il regista è il documentarista Kevin Macdonald - già autore
de La Morte Sospesa-
Touching
the
void e
One
Day in
September) e fiction, il film
è basato sul romanzo "The Last King of Scotland" di Giles Foden. Girato in
Gran Bretagna e Uganda l'opera è un affresco sul Continente nero e sul
fascino seducente del potere e ci mostra il percorso compiuto dal Dottor
Garrigan, interpretato dal giovane James Mcavoy (visto sul grande schermo in
le Cronache di Narnia: il Leone, La
Strega e L'Armadio) il quale, fresco di laurea in Medicina, decide di
darsi all'avventura perché, come gli spiega il padre; "Gli piace la
bella vita" e infatti ben presto tradisce la sua missione di medico dei
diseredati per unirsi all'affabile despota Amin, che gli dice di essere
speciale, coraggioso , di avere grandi idee e che riuscirà a rendere il suo
paese differente, non avendo saputo resistere al suo magnetismo
elettrizzante. Vi si unirà però non prima di aver insidiato una
irriconoscibile (per chi ricorda ancora l'agente speciale Scully di X-Files)
Gillian Anderson che rimane affascinata dal giovane dottore perché "Certe
volte quando sei sposata con una persona così buona,riferendo si al marito.ti
senti veramente di merda", conclude Garrigan.
Il viaggio dell'occidentale ci mostra come in realtà i cattivi non fanno
sempre tutte le cose cattive e i buoni non fanno sempre tutte le cose buone,
e il tracollo di un paese è un evento complesso in cui si mescolano buone e
cattive intenzioni. Intrappolato nell'abisso morale della megalomania
omicida di Amin, Garrigan per ritrovare la propria anima dovrà combattere
una disperata lotta per la sopravvivenza. "Un cuore di tenebra" della
dittatura africana che ci mostra un uomo del tutto inconsapevole dell'orrore
nel quale è coinvolto e prende coscienza col passare degli eventi di essere
lui stesso artefice di quest'orrore fino a quando , alla fine, dirà ad Amin
"Tu sei un bambino, questo mi fa paura di te". Questo ci fa paura infatti,
il lato oscuro del fascino esercitato dal potere e l'ambiguità di un uomo
che dietro l'apparenza di cordialità e giovialità nasconde una sicura
follia.
Voto: 26/30
15:02:2007 |