LE PARTICELLE ELEMENTARI
di Oskar Roehler
Con RCristian Ulmen, Franka Potente

di Taryn NURCHIS


Tratto dal celeberrimo e omonimo romanzo scritto da Michel Houellebecq il film di Oskar Roehler giunge nelle sale dopo essere stato presentato in anteprima al festival di Berlino, riscuotendo peraltro una tiepida accoglienza. Considerato, del resto, l’enorme eco sollevatosi nel 2000, anno d’uscita del libro, non si può negare che le aspettative di pubblico e critica fossero tante e, come spesso avviene in questi casi (ovvero per le trasposizioni letterario/cinematografiche), vicino alle aspettative covavano anche le paure. Chi ha amato fortemente un romanzo tende a trovarsi imbarazzato davanti alla sua riduzione filmica in quanto da un lato si sente nei suoi confronti critico e distaccato, quasi snob; mentre dall’altro lato di certo si sentirà curioso, attratto, desideroso se non altro di rivivere le emozioni che gli erano state concesse attraverso le pagine del romanzo.
Il film di Roelher riesce a momenti a rievocare l’intensità del libro di Houellebecq ma, vuoi per gli obblighi contingenti del mezzo cinema (il tempo, i tagli), vuoi per la difficoltà di rapportarsi ad un opera così composita e complessa, il risultato finale ottenuto lascia un po’ indifferenti. La pellicola si rivela piuttosto fedele al libro, anche se nell’insieme appare di certo più sobria: non viene mostrata buona parte della morbosità sessuale del romanzo, viene tralasciata la sagace critica dell’autore alla società contemporanea, ed il finale viene edulcorato attraverso una parvenza di happy ending per una delle due coppie protagoniste; per il resto però la storia rimane quella.
Bruno e Michel sono due fratellastri senza niente in comune tranne una madre hippy che li ha abbandonati entrambi. Le loro vite, per quanto diverse, sono entrambe segnate da un profondo disagio, che emerge specialmente nel rapporto con le donne. Michel le evita, rinchiudendosi nei suoi studi scientifici che non a caso mirano ad una riproduzione asessuata della specie umana. Bruno al contrario non ne può fare a meno, ma al contempo sembra non riuscire ad accettarle, o perlomeno non nella loro interezza di persone.
Bruno e Michel sembrano essere l’incarnazione di due esasperazioni ed è in effetti molto plausibile vederli come le due anime di una sola persona o, addirittura di una sola società. Basti pensare a come il mondo contemporaneo, ovvero la cosiddetta civiltà occidentale, sia sempre più divisa tra pulsioni e individualismo, tra bisogni sotterranei irreprimibili (di contatto fisico, calore umano) e realtà inappaganti (di freddezza, solitudine, formalismo).
Pur con interpreti efficaci, i cui volti si rivelano particolarmente azzeccati, il film di Roehler non riesce ad emozionare se non a tratti, come ad esempio nel riuscito finale con i tre protagonisti sulla spiaggia; i troppi tagli mal gestiti e qualche eccesso melodrammatico contribuiscono tuttavia a rendere il film solo parzialmente riuscito.
 

Voto: 21/30

21/05/2006

Elementarteilchen
Regia: Oskar Roehler
Anno: 2006
Nazione: Germania
Data uscita in Italia: 21:04:2006
Genere: Drammatico