MILLIONS
di Danny Boyle
Con Alex Etel, Lewis McGibbon

di Luciana APICELLA

 

"Dei bambini non si sa niente", recitava il titolo di un libro di Simona Vinci, qualche anno fa. E ai bambini non si offre molto, dentro e fuori gli schermi, se si escludono i prodigi di un’animazione che sempre più sistematicamente strizza l’occhio ad un pubblico adulto e di una produzione di fiction improntata alla più banale e melensa moraletta deamicisiana. Arriva Danny Boyle, il visionario acido e pop di Trainspotting, e alla faccia di tutti i maghetti e le streghette del piccolo e grande schermo confeziona un film con la spavalderia e la leggerezza di chi il mondo dell’infanzia lo conosce bene - e soprattutto lo rispetta - infarcendolo di santi visionari speculatori in erba ladri adulti avidi e calcolatori sentimenti veri e affetti interessati. Millions è un piccolo gioiello, per la genialità della sceneggiatura, per la vivacità dei dialoghi e le tinte shock della fotografia, un universo balordo e stralunato col quale in qualche modo si risarcisce quel piccolo cadavere in decomposizione di Trainspotting che ci urlava dallo schermo la nostra cecità di adulti.
Arthur e Damien sono due fratelli, hanno da poco perduto la mamma e si sono trasferiti col papà in una casa più grande, in un’Inghilterra che si prepara in pompa magna a compiere il gran salto verso l’euro. Arthur ha imparato che la storiella dell’orfano funziona a meraviglia se si vuole scroccare qualche cioccolata gratis al bottegaio della scuola o qualche razione extra di dolci alle feste. Damien conosce a menadito le vite di tutti i santi, e loro gli fanno la grazia di comparirgli mentre egli fa sfoggio di tutta la sua cultura agiografica (“Sangiuseppeilfalegnameprimosecolodataincerta!”).

Mentre è nel suo rifugio di cartone ai margini di una railway in compagnia dell’ennesimo santo, a Damien casca letteralmente in testa dal cielo - divino segnale! - una borsa zeppa di sterline. Il fratello maggiore decide di tenere segreta la faccenda per via del fisco, di capitalizzare, da consumato businessman, magari investendo nel mattone, e comprandosi il rispetto dei compagni di scuola. Damien persuaso della missione salvifica cui è stato chiamato vorrebbe riscattare tutte le miserie del mondo (“Voi siete poveri?” domanda a chiunque incontri per strada). Ma inevitabilmente il segreto viene scoperto dagli adulti, ed è l’inizio della fine. Tra inseguimenti minacce corse pericoli scampati sarà Damien a ristabilire intelligentemente l’ordine e la pace turbati dal miraggio della ricchezza, perché non sempre è vero che money makes the world go round
Film intelligente, ironico e dissacrante (divertentissima la Santa Chiara che compare al piccolo Damien accendendosi una canna “perché lassù possiamo fare quello che ci pare, non come voi che avete un sacco di divieti!”), bell’esempio di come si possa fare un film per ragazzi senza per forza ricadere nelle trame del natale-che-rende-tutti-più-buoni o nelle trappole del buonismo di parrocchia. Dei bambini, è vero, si sa poco e probabilmente poco ci si sforza di sapere - al di là del loro potenziale di consumatori sempre più in fasce. Danny la peste sembra essersi infilato un paio di calzoni corti e un berretto da monello, divertendosi un mondo, e divertendoci.
 

Voto: 28/30

16:04:2005

MILLIONS

Regia: Danny Boyle
Anno: 2004
Nazione: Gran Bretagna/Stati Uniti d'America
Data uscita in Italia: 08:04:2005
Genere: Commedia